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Le cinque migliori canzoni d’amore di Lucio Dalla

L’opera di Lucio Dalla è madida di un’attenzione spropositata al lirismo aulico e alla profondità delle strumentali. Ascoltare un brano dell’ormai compianto cantautore bolognese significa immergersi in un complesso di esperienze metafisiche decisamente poco avvezze agli esponenti della musica leggera. La discografia di Lucio Dalla si compone di gemme rare, classici intramontabili e meravigliose canzoni d’amore che, ancora oggi, a distanza di svariati anni, resistono meravigliosamente all’inesorabilità del tempo; rivelandosi sempre attuali e travolgenti come poche.

Il cantautore, è stato tra i massimi esponenti del cantautorato italiano. Sebbene l’opera di Lucio Dalla, nel complesso, non venga particolarmente riconosciuta per le meravigliose canzoni d’amore che ha scritto; in realtà, queste, compongono alcune delle sfaccettature di massimo prestigio della sua straordinaria carriera artistica. Lucio Dalla, infatti, era particolarmente affezionato alle sue odi al sentimento per eccellenza; tanto da trattare il processo compositivo con cui le dava alla luce con la medesima meticolosità con cui si sarebbe scritta una poesia dai tratti leggiadri e sublimi.

L’introspezione e la sensibilità estrema dimostrate da Lucio Dalla all’interno di questi brani, ne fanno gemme dal raro splendore. Artefatti di una cultura musicale particolarmente rara e, la cui preservazione, dovrebbe essere prerogativa di ogni vero appassionato di musica in generale. In questa classifica, abbiamo voluto omaggiare il genio e l’emotività di Lucio Dalla, indicando alcune di quelle che, secondo noi, sono le sue più belle canzoni d’amore.

5) Il Cielo (1967)

Fu lo stesso autore a fornire uno straordinario chiarimento sul significato, madido di poesia, di questo meraviglioso brano che, Lucio Dalla, scrisse da giovane. Il cantautore ha, tempo addietro, spiegato che Il Cielo, fosse una dichiarazione d’amore che, questi, aveva rivolto nei confronti della donna che amava. In questo contesto, il cielo diviene luogo di raccolta dei sogni e catalizzatore delle preghiere e degli auspici del protagonista che spera nel ritorno della fanciulla.

4) Per Due Innamorati (1970)

Per Due Innamorati, inclusa nell’album del 1971, intitolato Storie Di Casa Mia, è una struggente pietra miliare del Pop Melodico. Si tratta, in effetti, di un fiore raro e, a tratti, dimenticato nella prestigiosissima discografia di Lucio Dalla. Un brano perfetto e dalla caratura emotiva elevatissima, in cui, l’istrionico cantautore, racchiude atmosfere Bohemiénne meravigliosamente orchestrate.

3) Tu Parlavi Una Lingua Meravigliosa (1975)

Il testo di Tu Parlavi Una Lingua Meravigliosa, ad opera di Roberto Roversi e, recitato da un, ancora forse inesperto, Lucio Dalla, regala all’ascoltatore un’esperienza amorosa dalla strabiliante empatia. Gli scenari dipinti da Dalla, intento a recitare quei versi straordinari, lasciano spazio al fervido processo immaginativo innescato dal brano nella mente e, soprattutto, nel cuore di chi ascolta. Tu Parlavi Una Lingua Meravigliosa è un brano semplicemente perfetto, sul quale non occorre spendere troppe parole, si rischierebbe di deturparne la magia. Il grigiore plumbeo di una giornata inerte viene irradiato di nuova luce attraverso l’incontro di un amore etereo.

2) Cara (1980)

Cara entra di diritto a far parte dell’immaginario collettivo della cultura musicale italiana. Il brano è un’ode alla spensieratezza di un amore passionale e, forse, ai limiti della casualità. Cara racconta dell’incontro di un uomo, ormai di vasta esperienza, con una giovane donna che ruba il suo cuore, rifiutandosi di restituirglielo. In Cara, l’ascoltatore attraversa le diverse fasi dell’innamoramento, per mezzo di una melodia catchy per quanto semplice e genuina, atta a delineare un clima di assoluta accoglienza e distensione.

1) Quale Allegria (1977)

Quale Allegria tesse atmosfere profondamente struggenti e sconfortanti. Una melodia avvolgente, raccoglie come a proteggere le parole intrise di sentimento ed emozione in cui, Lucio Dalla, parla dell’insoddisfazione e della vuotezza emotiva lasciate da un amore perduto.

 

 

 

 

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