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Com’è nata One Love? La storia del capolavoro di Bob Marley

Quando si parla di Bob Marley sono tante le canzoni che possono essere citate come dimostrative di un grandissimo successo da parte del cantautore e attivista giamaicano: si pensi a No Woman No Cry, War, Redemption Song, Is This Love e tante altre. Esiste, però, un brano che esula da questi ragionamenti e che ancor più può impostarsi come un vero e proprio capolavoro, non soltanto a causa della sua effettiva bellezza, ma anche grazie a una storia incredibile che l’ha portato a un progressivo successo di grande livello: parliamo di One Love, di cui vi vogliamo raccontare la bellissima storia che l’ha portata ad essere il capolavoro di Bob Marley. 

La prima versione di One Love e l’insuccesso del brano

Come tutte le storie di grande livello e come molti dei capolavori che oggi sono definiti tali, One Love non è nata come un grande successo di Bob Marley, ma ha progressivamente ottenuto un successo sempre crescente. La prima versione di One Love è stata realizzata nel 1965, secondo uno stile di Bob Marley che si è evoluto soltanto con gli anni e che, in un primo momento, era la chiave di lettura della maggior parte dei suoi brani.

Il brano, pubblicato nel 1965 come singolo dei Wailer e inserita nell’anno successivo nella compilation “The Wailing Wailers”, non ebbe successo: il brano, concepito e realizzato secondo ritmo e sonorità ska, includeva parti di “People get ready” di Curtis Mayfield.

La versione reggae di One Love

Più di dieci anni dopo, nel 1977, Bob Marley realizzò una nuova versione di One Love, che fosse più orientata secondo un nuovo stile che aveva ormai incorporato i caratteri artistici e concettuali del reggae. Le sonorità ska del brano e il messaggio cambiarono radicalmente, al fine di diffondere un messaggio di pace e amore in un momento politico particolarmente difficile nel contesto giamaicano.

La nuova canzone, inserita all’interno di Exodus, divenne un capolavoro grazie alla sua struttura “da preghiera”: si apre con un vero e proprio appello (“Give thanks and praise to the Lord”) a Dio, che rende conto di tutti i mali (“there ain’t no hiding place from the Father of Creation”). Per aspettare la pubblicazione di One Love bisognò aspettare fino al 1984, tre anni dopo la morte del grande cantautore e attivista giamaicano. Ancora oggi, One Love è considerata una delle canzoni più importanti nella carriera di Bob Marley. 

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