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Coronavirus: concerti già in autunno? Lo scontro tra industrie musicali e esperti medici

L’emergenza Coronavirus ha caratterizzato un motivo di grande negatività in qualsiasi settore che possa essere preso in considerazione; nel mondo della musica le tutele per quegli artisti che non possono più esibirsi sono poche e anche le industrie musicali lamentano una difficile situazione, a causa dell’assenza di concerti che porta ad una mancanza totale di incassi che muovono totalmente l’economia che sta alle spalle di tutti quei movimenti che si osservano nel mondo della musica. Ciò si è tradotto nella volontà di realizzare concerti già in autunno: non sono dello stesso avviso gli esperti medici, che si sono fermamente opposti alla decisione, facendo sì che consequenzialmente nascesse uno scontro tra industrie musicali ed esperti medici. 

Il rinvio dei concerti e la possibile ripresa degli eventi in autunno 2020

Nel mondo della musica sono nate diverse polemiche in merito a quella che potrebbe essere la ripresa ufficiale dei concerti, nonostante le indicazioni che portano a considerare l’autunno del 2021 come momento ufficiale. Goldenvoice, l’organizzazione che si occupa della realizzazione del Coachella, ha lasciato intendere che ciò possa avvenire nel 2020, e diverse industrie musicali non offrono ancora rimborsi o cancellazioni per biglietti che riguardano concerti che si verificheranno nell’autunno del 2020, anche a causa della mancata cancellazione ufficiale dei concerti.

Ciò ha lasciato pensare che la possibile ripresa degli eventi possa esserci già nel 2020, come in molti hanno auspicato a causa della situazione che sembra essere – in alcune realtà – in miglioramento.

La risposta da parte degli esperti medici

“Mi rendo conto che un sacco di persone si guadagnano da vivere facendo queste cose, ma vedo i [concerti] in fondo alla lista [in termini di eventi di apertura da lockdown]; dobbiamo far partire prima le scuole. Solo perché riusciamo a superare questa prima fase non significa che tutto sia magicamente tornato alla normalità”, ha spiegato George Rutherford. Si tratta soltanto di una delle innumerevoli risposte che sono avvenute da parte del mondo della medicina: in termini semplici, si rispetteranno le indicazioni secondo le quali una ripresa dei concerti sarà possibile a partire dal 2021 in poi. 

Come ha spiegato ancor meglio Geoff Gottlieb: “In definitiva, le giurisdizioni della sanità pubblica decideranno quando e a quali condizioni sarà consentita la musica dal vivo. Non credo sia ragionevole, a questo punto, presumere che ciò avverrà entro settembre, soprattutto per gli spettacoli che non hanno ben convalidati piani di mitigazione e di social-distanziamento per il loro pubblico e i loro esecutori. Gli incontri di massa, come i grandi festival musicali, avranno il potenziale di seminare nuove ondate di infezione dal virus e potrebbero non essere possibili fino a quando non ci sarà un vaccino efficace, l’immunità del gregge, trattamenti efficaci o altre misure di salute pubblica collaudate”.

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