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Foo Fighters, Dave Grohl: “Dopo la morte di Kurt Cobain la mia vita sembrava…”

La morte di Kurt Cobain è stata un evento incredibilmente tragico nella storia della musica, anche e soprattutto per tutte le sue conseguenze che sono state avvertite nel mondo della musica e dell’arte. A parlarne nello specifico è stato Dave Grohl, ex batterista dei Nirvana e leader dei Foo Fighters, che ha sofferto molto per la morte del leader dei Nirvana, parlando del mondo in cui ha saputo affrontare la sua morte. Ecco qual è stata la canzone che ha permesso a Dave Grohl di superare la morte di Kurt Cobain.

Dave Grohl parla del primo album dei Foo Fighters e di This Is A Call

Nel parlare del modo in cui è riuscito a superare la morte di Kurt Cobain, Dave Grohl ha parlato a lungo del primo album in studio dei Foo Fighters, che compie 25 anni nel 2020 e che caratterizza un prodotto certamente rivoluzionario nella storia della musica e del musicista statunitense. Nello specifico, il batterista dei Nirvana e leader dei Foo Fighers ha spiegato: “La maggior parte delle canzoni di quel primo disco erano in circolazione da un po’ di tempo. Ce n’erano un paio più recenti. “This Is A Call” è probabilmente l’unica canzone che… aveva una sensazione diversa. Era un po’ più edificante rispetto alle altre cose che avevo scritto prima. E soprattutto dopo la morte di Kurt, ‘This Is A Call’, è stato come un rinnovamento o un risveglio in cui ho trovato la gioia di suonare e scrivere. Quindi è strano, perché quando sei in quel momento e sei in un periodo di perdita o di dolore o di lutto, è come se prendessi in mano uno strumento e questo si rovesciasse.”

Continuando a parlare delle sensazioni che è stato in grado di donargli This Is A Call: “E serve a questo… come un esorcismo in cui ci si sente bene perché si stanno spurgando molte di queste sensazioni, ma poi è anche una seccatura. Ogni volta che prendevo in mano una penna o una chitarra e cominciavo a scrivere qualcosa, era deprimente. E dopo un po’ mi dico: “Oh Dio. E’ tutto quello che ho?”. E poi “This Is A Call”, qualcosa del genere, davvero… mi sentivo bene. Anche una canzone come ‘Good Grief’… penso che quella sarebbe potuta arrivare più tardi. Quella è nata forse dopo la morte di Kurt. Sono sicuro che lo fosse, almeno il testo lo era. Ma quella doveva rappresentare in un certo senso la gioia della tristezza, sentirsi bene solo per il fatto di sentirsi male”.

Come Dave Grohl ha superato la morte di Kurt Cobain?

This Is A Call ci offre il destro per parlare di altre dichiarazioni di Dave Grohl, che ha parlato del modo in cui ha saputo affrontare la morte di Kurt Cobain, un processo considerevole, se pensiamo al destino e al grande successo dei Foo Fighters. A tal proposito, il musicista statunitense ha affermato quanto segue: “Dopo la morte di Kurt, c’è stato un periodo in cui tutti si nascondevano dal mondo e tutto il nostro mondo è stato messo sottosopra. Quindi c’era il dolore, c’era il lutto. Ci siamo radunati tutti insieme. Ricordo che uscivo insieme a Krist Novoselic, per assicurarci di stare bene. E poi ho viaggiato un po’. Ricordo di essere andato… Ho fatto un viaggio nel Regno Unito. Non lo so, ho fatto un sacco di giri in macchina e ho pensato. E alla fine, ho iniziato a ricevere chiamate da persone che mi chiedevano se volevo suonare la batteria con loro o unirmi a un’altra band, e non me ne sono accorto all’epoca.”

Continuando con le sue dichiarazioni: “E tornavo sempre a casa dai tour e registravo le canzoni da solo, ma quella sensazione era sparita. Non volevo davvero scrivere o ascoltare musica, tanto meno unirmi a una band e suonare in una band. Quindi era strano, quando la tua vita ti viene strappata via da sotto i piedi in quel modo. Credo che nessuno abbia pensato molto a quello che è successo dopo. Sei rimasto bloccato in quel momento. Così alla fine mi sono tirato giù dal divano e ho pensato: “Ok, mi è sempre piaciuto suonare e mi è sempre piaciuto scrivere e registrare canzoni per me stesso”. Quindi sentivo di doverlo fare solo per me stesso”.

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