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Freddie Mercury: tutti i segreti sul leader dei Queen

Il 24 novembre rappresenta, per gli amanti del rock, una data particolarmente triste. La morte di Freddie Mercury, avvenuta il 24 novembre del 1991, ha segnato inesorabilmente la storia della musica, creato un vero e proprio spartiacque nella stessa e definitivamente dettato un cambiamento epocale, data l’assenza – da quel momento in poi – di una delle figure più rappresentative e migliori della storia della musica. Vogliamo raccontarvi il leader dei Queen attraverso segreti particolari, storie e leggende che hanno reso ancor più celebre la sua figura. 

Non annunciò di avere l’AIDS un giorno prima della sua morte

L’annuncio di Freddie Mercury relativo alla sua malattia non fu realizzato il 23 novembre del 1991, ma un giorno prima. Il leader dei Queen parlò alla stampa nella sera precedente a quando venne dato l’annuncio, ma si aspettò il 23 novembre solo per motivi di pubblicazione quotidiana.

A rivelarlo è stato Peter Freestone, assistente personale di Freddie Mercury che ha molto parlato e svelato di recente. Queste le sue parole in merito: “Contrariamente alla credenza, non ha rilasciato la dichiarazione sul suo status il giorno prima della sua morte. È stata rilasciata alle 20:00 il venerdì sera, ma i giornali lo hanno pubblicato il sabato mattina. Non l’ho mai visto così rilassato perché il segreto era stato rivelato. Non c’era nulla di cui nascondersi o preoccuparsi. Quindi poteva prepararsi. È stato un tale sollievo rivelare la verità”.

Ebbe un’amante tedesca di nome Barbara Valentin

Tra le persone con cui Freddie Mercury ha condiviso parte della sua vita c’è stata anche Barbara Valentin, donna tedesca che si è raccontata – attraverso una lunga intervista – a quotidiani della sua nazione, mostrandosi come amante di Freddie Mercury. Secondo il racconto della donna, la loro storia d’amore fu piuttosto serena e scorrevole, anche se si percepirono i segni di un decadimento fisico e mentale da parte del leader dei Queen.

“Ho conosciuto Freddie a New York, in una discoteca per omosessuali di Monaco, circa 9 anni fa. Incideva un disco, era con tutta la band a Monaco: tra Freddie ed io ci fu subito simpatia.”, ha dichiarato la donna in merito.

Ha lavorato come modello in una scuola d’arte

Prima di diventare il Freddie Mercury che tutti hanno conosciuto e amato, il leader dei Queen ha lavorato all’interno di una scuola d’arte, essendo egli stesso uno studente della materia. Il suo lavoro consisteva nel posare per accumulare qualche spicciolo, dal momento che il successo planetario era ancora lontano.

Una sua ex compagna di lavoro ha raccontato: “Ci davano un asciugamano per proteggere le nostre grazie.Ma penso spesso a tutte quelle vecchie signore, che hanno disegnato immagini di Freddie Mercury, mezzo nudo.

Freddie Mercury ha fatto “esplodere” i Sex Pistols

Il grande successo dei Sex Pistols, nonostante una qualità di gran lunga più bassa rispetto ad altri esponenti del punk del tempo, fu determinato non soltanto dal contesto sociale e artistico del tempo, che prediligeva una cultura rivoluzionaria e anti-sistema, ma anche da una mossa di Freddie Mercury che, inconsapevolmente, fece “esplodere” la band di Sid Vicious. 

I Queen erano stati invitati in un talk show di Bill Grundy per promuovere A Day at the Races, ma non potendo figurare nello show, Freddie Mercury indicò i Sex Pistols come suoi sostituti. Lo scandalo provocato dalla formazione britannica diffuse in modo incredibilmente veloce il punk in Regno Unito, e la band si impostò come suo promotore.

Bohemian Rhapsody si chiamava The Cowboy Song

Diversamente da quanto si può pensare, la realizzazione di Bohemian Rhapsody non è stata un lampo di genio improvviso da parte di Freddie Mercury ma frutto di una maturazione stilistica e contenutistica di grande livello. Fin da quando era studente – raccontano i suoi compagni e colleghi – fu impegnato ossessivamente nella realizzazione di un brano molto complesso, che intendeva chiamare The Cowboy Song.

La canzone si strutturava su una linea melodica prettamente country ma che, allo stesso tempo, non faceva a meno di quella sovrapposizione tra generi tipica di quella che diventerà, poi, Bohemian Rhapsody. 

 

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