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Green Day, Che cosa significa “Jesus of suburbia”?

I Green Day sono un gruppo musicale pop punk statunitense che ha avuto un enorme successo. Sono tra le band che hanno venduto di più nella storia. Il loro album più famoso è sicuramente American Idiot, che come l’omonima canzone ha raccolto un grande consenso. Si tratta di un concept album con una storia molto elaborata e particolare. Il protagonista è Jimmy, chiamato “Jesus of suburbia“, il Gesù della periferia, come l’omonima canzone. Ma cosa significa esattamente?

Jimmy e la critica alla società

Jimmy è un ragazzo che non vuole essere un “idiota americano“. Così, scappa di casa, fugge dalla periferia in cui è nato e cresciuto. Rappresenta la polemica contro la società americana, aspramente criticata dai Green Day nel concept. Ovviamente, quindi, la band si trovò al centro di diverse polemiche, a partire dalla censura di American Idiot, la canzone. Il titolo stesso riprende anche “American idol”, il classico programma televisivo americano. Jimmy rappresenta tutto questo insieme alla crisi di un giovane che, come sappiamo, finirà in balia di alcool e droghe.

Jesus of suburbia

Jesus of suburbia è il quinto singolo estratto dal concept che si inserisce in un contesto ben preciso e particolare. Innanzitutto è una mini opera rock, che dura ben nove minuti e descrive le sensazioni di Jimmy, è lui il Gesù di periferia. Il linguaggio è esplicito e a tratti scurrile:

Cigarettes and ramen and a little bag of dope
I am the son of a bitch and Edgar Allan Poe
Raised in the city under a halo of lights
The product of war and fear that we’ve been victimized.

Tuttavia, vi sono anche riferimenti letterari come a Edgar Allan Poe e la critica sociale è naturalmente sempre presente.

Il videoclip della canzone e la censura

Da questa canzone è stato tratto un videoclip originariamente molto lungo, ma che MTV ha preferito trasmettere in una versione più corta censurandolo per i contenuti troppo espliciti per un pubblico giovane. Infatti, ritrae un giovane con una madre che lo trascura e mostra anche riferimenti all’alcol e alla droga. Ci sono tre versioni diverse del videoclip sulla base delle scene tagliate: una da 12 minuti con anche dei veri e propri dialoghi, che ne fanno un vero cortometraggio, una da 6 minuti con protagonisti gli attori Lou Taylor Pucci e Kelli Garner ed un’altra da 9 minuti. Quella più corta è la più conosciuta dai “profani”.

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