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Hells Bells suonata dal più grande carillon d’Europa

Hells Bells come non l’avete mai sentita prima! Il celebre brano degli AC/DC, che apre – con i suoi iconici rintocchi di campana – Back in Black, è stato suonato dal più grande carillon d’Europa. Uno spettacolo incredibile, realizzato dal musicista David Drambyan.

Hells Bells, la canzone dedicata a Bon Scott

E’ uno dei più grandi capolavori degli AC/DC, che apre Back in Black e funge da dedica (così come tutto l’album, in realtà) a Bon Scott, il primo grande e compianto leader della hard rock band australiana. La caratteristica principale della canzone è sicuramente il rintocco di campane, che fanno pensare al clima dl funerale che caratterizza la figura di Scott.

A proposito dei 13 rintocchi di campana, essi furono il Carillion, un campanile situato nel Leicestershire che fa parte di un monumento dedicato ai caduti della seconda Guerra Mondiale.

Il più grande carillon d’Europa

Tenete bene a mente il brano degli AC/DC, con i suoi caratteristici 13 rintocchi di campana che lo rendono ancora oggi celebre, e aspettate ancora un attimo. Vi presentiamo prima il più grande carillon d’Europa, terzo più grande al mondo, situato all’interno di una secolare chiesa tedesca.

Il carillon dispone di 76 campane, ed è stato situato – a partire dal 1999 – all’interno della Roter Turm, una chiesa tedesca datata 1506. Ebbene, il carillon che ha visto la realizzazione di Hells Bells degli AC/DC è terzo in tutto il mondo soltanto a quello dell’Hyechon College in Corea del Sud e quello nella Tower of the Apostle Kirk a Bloomfield Hills, in Michigan.

David Drambyan ha suonato Hells Bells al carillon più grande d’Europa


Abbiamo parlato di Hells Bells, abbiamo parlato del più grande carillon d’Europa. Adesso non resta che unire i pezzi, per andare a spiegarvi il motivo di questa nostra trattazione. Ebbene, il celebre brano degli AC/DC è stato suonato – più di una volta – all’interno della Roter Turm dal musicista David Drambyan.

L’effetto finale è particolarissimo, e la canzone degli AC/DC acquista una connotazione che nessuno poteva immaginare potesse avere. Vedere (e sentire) per credere!

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