R3M

I più grandi geni della storia del rock

Nel corso della storia del rock si sono distinti, tra i tanti artisti che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo stesso del genere, alcune entità musicali che – grazie ai loro incredibili talenti uniti a capacità fuori dal normale – sono state in grado di creare dei veri e propri capolavori, tali da rivoluzionare la storia del rock e della musica in generale. Parliamo di personalità di grande livello, nella maggior parte dei casi amate e oggetto di grande riverenza da parte di fan, critici musicali e addetti ai lavori. Vogliamo parlarvene più nello specifico all’interno del nostro articolo, facendo riferimento a quali sono i più grandi geni della storia del rock.

Ian Anderson

Il primo tra i più grandi geni della storia della musica, oltre che del rock nello specifico, è senza dubbio Ian Anderson, cantante, polistrumentista e compositore britannico, noto per essere il fondatore, leader, cantante e flautista della progressive rock band dei Jethro Tull. Il britannico, che ha iniziato la sua carriera nel 1965, si è distinto per il suo incredibile talento, unito a una capacità di sperimentare e rivoluzionare la storia della musica, attraverso capolavori di grande rilievo e che sono entrati a far parte della memoria collettiva, come alcuni dei lavori più complessi e meglio realizzati di sempre.

Tra i lavori più conosciuti e amati del britannico ci sono senza dubbio i riuscitissimi Aqualung, Thick As A Brick, Heavy Horses e Living In The Past. Nell’ambito della genialità del compositore e musicista britannico, vale anche la pena sottolineare quali siano tutti gli strumenti che lo stesso è in grado di suonare: voce, flauto, chitarra, armonica a bocca, sintetizzatore, tastiere, basso, sassofono, mandolino, bouzouki, batteria, violino, trombone.

Tony Iommi

Il secondo tra i geni più importanti della storia del rock è il celebre chitarrista dei Black Sabbath, Tony Iommi. Il chitarrista in questione, che ha saputo superare le difficoltà dettate dalla perdita delle falangi della sua mano, si è imposto come uno dei più importanti chitarristi di sempre, all’interno del contesto dei Black Sabbath e non solo. In un ideale collegamento con quanto precedentemente detto, all’inizio della sua carriera Iommi ha suonato anche con i Jehtro Tull, essendo stato costretto ad abbandonare la band a causa dei dissidi con Ian Anderson.

Al di là di questa parentesi negativa della sua carriera, Tony Iommi è stato in grado di ergersi a pilastro dei Black Sabbath, grazie ad uno stile unico e continuamente rivoluzionato, anche e soprattutto per far fronte alla penuria artistica presente all’interno del contesto della band, orfana di Ozzy Osbourne prima, Ronnie James Dio poi.

Syd Barrett

Il primo grande leader dei Pink Floyd, annoverabile tra i più grandi geni di sempre, ha subito chiaramente un trattamento che la storia gli ha riserbato in virtù del suo triste destino con i Pink Floyd e non solo. In altre parole, molto spesso sono state romanzate le sue gesta e le sue dichiarazioni, oltre che i suoi pensieri.

Al di là di un discorso simile, non si può fare a meno di sottolineare quanto importante sia stato Syd Barrett, sia nell’ambito della creazione dei primi due album in studio della band, ancora oggi annoverati tra i più grandi capolavori musicali di sempre, sia nella concezione artistica che aveva, e che l’ha portato a brani esemplari come Bike, See Emily Play, Astronomy Domine, Interstellar Overdrive, Octopus e tanti altri.

Michael Gira

Chiudiamo questa nostra classifica relativa ai più grandi geni di sempre nel mondo del rock con Michael Gira. L’artista statunitense ha saputo fare della rivoluzione e dell’innovazione il canone principale del suo sviluppo artistico, tale da portarlo ad essere riconosciuto come un vero e proprio artista proteiforme. Al di là della componente principale della sua arte, ovvero una voce di grande bellezza e incisività, Gira è stato artefice di un progresso tale da portarlo dal post punk degli Swans fino al ritmo indie folk degli Angels Of Light, in una dinamica di rivoluzione e di sperimentazione a cui si guarda, senza troppa ipocrisia, con grande riverenza.

Articoli correlati

Condividi