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Le migliori canzoni strumentali nella storia dell’Hard Rock

Quando si parla di Rock Band, specie di quelle che hanno fatto la storia, il nostro immaginario è, quasi sempre, proteso verso le figure dei frontman che le hanno rese iconiche. Sebbene, visto da fuori, il mondo del Rock potrebbe sembrare retto dall’attitudine carismatica dei suoi migliori cantanti, in realtà tutto questo rappresenta solo la punta dell’iceberg del genere. La maggior parte delle band più importanti per il panorama di riferimento, infatti, contano line-up fortissime capaci, in determinate occasioni, di far passare il frontman in secondo piano. Sebbene si tratti di un compito arduo dal vivo, per gli strumentisti lo studio diventa un habitat perfetto per dare vita a formidabili tracce in cui mettersi in mostra. In questa classifica, abbiamo raccolto alcune tra le migliori canzoni strumentali nell’Hard Rock.

Ghost – Miasma

Enigmatici nello stile e contraddittori per sound ed iconografia, negli ultimi decenni i Ghost si sono affermati come uno dei principali fenomeni della scena Rock. La band, porta avanti una solida gerarchia, alla base della quale, si trovano i Ghoul o, in altre parole, i membri del gruppo che costituiscono la sezione strumentale dei brani. Sebbene il frontman del gruppo rappresenti una forte figura, efficace per il loro successo, in Miasma i Ghoul svelano la propria natura eclettica, rivelandosi fondamentali per il sound che ha reso i Ghost iconici.

Def Leppard – Switch 625

Quando i Def Leppard irruppero sulle scene Hard Rock all’alba degli anni ’80, l’intera comunità di riferimento rimase stravolta dalla commistione energica di melodie catchy e chitarre ruggenti. Switch 625 ne è l’esempio lampante. Si tratta di un tripudio inarrestabile di chitarre veloci e precise che l’hanno resa una delle migliori canzoni strumentali nella storia dell’Hard Rock.

Rush – YYZ

I più grandi artisti, si lasciano ispirare da qualsiasi circostanza. Nel caso dei Rush, Neil Peart tendeva a farsi ispirare, per i suoi testi, dai poemi che maggiormente l’avevano affascinato. Per YYZ fu, però, il codice di un volo a rimanergli impresso per lungo tempo, fino al momento in cui lui e Geddy Lee non si lanciarono in un’accesa Jam Session in studio, da cui nacque l’iconico brano Progressive dalle sfaccettature decisamente Hard.

Van Halen – Eruption

Come non citare, in questa classifica, un brano straordinariamente letale. Eruption, nella sua brevità, rappresentò l’epitome della rivoluzione sonica che il mondo della chitarra subì con l’avvento di Eddie Van Halen sulle scene musicali. La tecnica del tapping sbaragliò, all’epoca, chiunque e, ad oggi, continua a rappresentare un caposaldo per i migliori solisti del panorama musicale contemporaneo.

Alice In Chains – Whale And Wasp

Layne Staley è stato uno dei più grandi cantanti di tutti i tempi e, per questo, parlare di una canzone degli Alice In Chains che non lo vede come fulcro del suo climax, può sembrare, a tratti, sbagliati. Eppure, in Whale And Wasp Jerry Cantrell si scaglia sulla sua chitarra con grande emozione, generando un turbine di sentimenti contrastanti nati nel segno di stati d’animo accesi, generando suoni imponenti capaci di esplodere innanzi all’ascoltatore con tutta la loro potenza.

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