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Le migliori nuove band rock da scoprire nel 2020

Il mondo del rock e della musica, per quanto si possa affermare il contrario, non si è assolutamente fermato e continua a produrre e realizzare materiale innovativo e rivoluzionario, in conformità con l’atteggiamento di artisti, band e formazioni che si propongono come rivoluzionarie. Si tratta di formazioni che sanno innovare uno stile inventato e consolidato nel secolo scorso e che, allo stesso tempo, sanno riallacciarsi ad una tradizione che ha fatto la storia. Vogliamo parlarvi delle migliori nuove band da scoprire nel 2020, secondo una classifica realizzata da Guitar World che ha ispirato la nostra ricerca.

Ego Kill Talent

La prima formazione che merita di essere inserita all’interno di questa classifica è quella di Ego Kill Talent. La formazione hard e stoner rock, originatasi nel 2014, si fonda attraverso l’unione di diversi talenti musicali brasiliani, che derivano da diverse formazioni brasiliane che hanno ottenuto più o meno successo durante la loro storia, come Udora, Sepultura, Reação em Cadeia e Sayowa.

La caratteristica principale di questa band è la sua capacità di ottenere un impatto strutturale del tutto innovativo e sempre differente: parliamo della capacità, da parte dei membri, di non avere un ruolo fisso durante i concerti e si saper cambiare continuamente lo strumento che stanno suonando, dando vita ad un effetto interessante di switch che se, a volte, si osserva per scherzo e raramente durante un concerto, è caratteristica peculiare di Ego Kill Talent. Come ha spiegato Jean Dolabella: “Tutti suoniamo la chitarra e il basso nella band e ci sono due batteristi, incluso me stesso. Alcuni anni fa abbiamo deciso di lasciare che la musica avvenisse in modo naturale, indipendentemente da chi suonasse quale strumento. All’inizio è stato strano ma anche molto ricco, musicalmente parlando, dal momento che ha portato diversi elementi. Sebbene sia un modo complesso di collaborare, mettere da parte gli ego porta più vantaggi che battute d’arresto. Siamo brutalmente onesti con la nostra arte e questo ha portato a cose incredibili e enormi opportunità per questa band.”

black midi

Dal momento che il fattor comune della nostra scelta risiede non soltanto nel fatto che si tratti di formazioni obiettivamente recenti, ma anche nelle qualità artistiche e musicali che sono assolutamente indiscutibile, il secondo nome che vi facciamo è quello dei black midi, di cui abbiamo già trattato in un altro articolo più compiutamente.

La formazione, che sembra aver rivoluzionato il prog-rock britannico e non solo, ha mostrato fin dall’inizio una capacità di porsi attraverso grandi abilità strumentali, oltre che musicali e collaborative. Non è stato un caso che fin dall’inizio i black midi abbiano mostrato una coesione rara e significativa nelle loro jam session: «Non c’è un solo modo per capire se una jam è buona oppure no. Ma lo senti quando siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda o quando emergono un suono o un’idea buoni. A volte è come se stessi correndo verso la luce senza mai arrivarci. In ogni caso, devi sempre metterci la testa e rifinire quel che hai fatto», ha affermato in merito la voce Geordie Creep. 

Witch Fever

Per coloro che amano il grunge propriamente detto degli anni ’90 di Seattle, o formazioni come The Pixies, Nirvana, Gallows e Siouxsie Sioux, le Witch Fever caratterizzano sicuramente un’ottima scelta. La formazione di Manchester tutta femminile, etichettata come uno dei massimi esempi di rivoluzione punk femme, riesce ad andare ben oltre l’ottica di una classificazione di genere, ponendosi attraverso un vero e proprio modello musicale e culturale cui fare riferimento se si è appassionati di un certo tipo di musica. Quella musica “sporca” e quei vocalizzi atonali, che oggi sono quasi messi al bando in un rigetto di un periodo storico fertilissimo, trovano grande realizzazione nella musica di Witch Fever, che merita di essere ascoltata. 

 

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