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Linkin Park: L’impegno di Mike Shinoda sui social contro il COVID-19

Negli ultimi tempi, Mike Shinoda, è tornato a far parlare di sé e dei suoi gloriosi trascorsi con i Linkin Park. A prescindere dall’enorme numero di controversie sorte tra la famiglia del compianto frontman del leggendario gruppo capostipite del Nu Metal e il loro tastierista, l’iniziativa di sensibilizzazione da lui proposta sui social per informare i fan riguardo le minacce dell’imperversante emergenza sanitaria da COVID-19, sembra aver sortito una buon numero di consensi.

Nel corso di questi mesi, particolarmente estenuanti, le grandi personalità dello spettacolo e dell’arte, in generale; si sono attivate, per quanto potevano, in varie campagne di informazione riguardo il virus che ha messo in ginocchio il mondo intero e che, continua ad osteggiare il quieto vivere di intere nazioni. In questo caotico turbine mediatico; i grandi nomi del Rock hanno scelto di intrattenere i propri fan nei modi più disparati; organizzando concerti online, tutorial e podcast sui propri canali social e, inoltre, condividendo le informazioni messe a disposizione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in modo da tenere in costante aggiornamento i propri milioni di followers.

Mike Shinoda dei Linkin Park sui social contro il COVID-19

Mike Shinoda dei Linkin Park non si è esentato da questo compito; non solo riportando sulla bocca di tutti il nome dei Linkin Park, ma anche pubblicando foto e lanciando slogan efficaci per spingere i suoi fan e quelli dell’iconica band a rispettare le norme di distanziamento sociale imposte per far fronte alla pandemia; tra cui, l’obbligo di mascherina.

Proprio a questo proposito, il tastierista dei Linkin Park ha, recentemente, pubblicato sul suo account social ufficiale di Instagram una foto in cui indossa una mascherina dalle fantasie particolarmente sgargianti; accompagnandola con una didascalia che ha riscosso un ottimo seguito tra i suoi 1,5 milioni di follower, che recita: “Indossate una mascherina, amici”. Sebbene in molti abbiano accettato di buon grado il consiglio di Mike, alcuni fan hanno scelto di nuotare controcorrente, rifiutando i suoi suggerimenti. Come detto, però, le controversie online più aspre che hanno coinvolto Mike Sinoda e i Linkin Park, hanno ben poco a che fare con l’emergenza sanitaria da COVID-19; vedendosi spiacevole protagonista di un’accesa diatriba con la sorella di Chester Bennington.

Le aspre critiche della famiglia Bennington

La morte di Chester Bennington sancì un periodo particolarmente critico per il mondo della musica; crollato in un profondo lutto, dato dalla perdita di una delle personalità più incisive mai esistite. Nei mesi immediatamente successivi alla dipartita del frontman dei Linkin Park che, ricordiamo essersi tolto la vita il 20 luglio del 2017, Mike Shinoda ha tentato in diversi modi di mantenere alto il nome, ormai intriso di leggenda, del leader della band in cui militava.

Questo, comportò l’indizione di uno straordinario evento tributo e, l’esecuzione, in molteplici occasioni, degli storici brani dei Linkin Park nel corso dei concerti di Mike. Questo, innescò l’ira della sorella di Chester, Tobi, che; a un anno dalla morte del cantante, decise di sfogarsi sui social accusando Shinoda di essere un bugiardo e, di sfruttare la devastazione dei fan dei Linkin Park; servendosi di loro ai suoi concerti per cantare le sezioni del compianto e formidabile leader. Inoltre, Tobi riportò in auge una questione, apparentemente, mai chiusa.

A detta della sorella di Chester, infatti, questi non sarebbe mai stato in buoni rapporti con Mike, venendosi spesso a scontrare, talvolta anche pesantemente. Non conosciamo la verità dietro la miriade di voci sorte sulla band dopo la dipartita del cantante; quel che sembra certo, però, è che, quello di Shinoda, fosse semplicemente il tentativo di omaggiare l’amico durante i suoi concerti, in buona fede.

 

 

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