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Master Of Puppets: 6 curiosità sull’album dei Metallica

Il tre marzo del 1986 veniva pubblicato Master Of Puppets, terzo album in studio della metal band statunitense Metallica. In quel giorno venne pubblicato dalla Elektra Records, mentre 5 giorni dopo dalla Music for Notions. L’album è diventato, a poco a poco, un vero e proprio successo commerciale per la band. Accanto al successo mediatico, bisogna sottolineare l’importanza storica e musicale dell’album stesso. Ecco le 6 curiosità che riguardano Master Of Puppets:

1) Oltre all’importantissima nota che c’è da fare per la qualità di testi e musiche, c’è da ampliare il discorso anche per altri parametri. Il disco, a poco a poco, divenne un cult del trash metal. Non solo: la critica considera Master Of Puppets un vero e proprio baluardo dell’heavy metal. La qualità che emerge dall’album è un qualcosa che va ben oltre i semplici testi. Grazie ad un’attenta produzione, fatto non certamente molto comune al tempo, i Metallica hanno potuto far emergere importanti parti di chitarra. Ciò diventerà, poi, un marchio di fabbrica, come sottolineato dallo stesso James Hetfield, soddisfatto della produzione.

2) La copertina di Master Of Puppets, una delle più iconiche nella storia della musica, nacque da un’iniziale schizzo di James Hetfield.

L’immagine, costituita in questo modo, doveva suggerire un senso di angoscia e dissenso nei confronti della guerra del Vietnam. Le tombe, infatti, sono ordinate e senza nome, a rappresentare i troppi soldati caduti. La copertina è stata realizzata da Don Brautigam (che si firma con DB in basso a destra). L’artista aveva già collaborato, tra gli altri, con Rolling Stones e AC/DC.

3) L’omonimo singolo dell’album, Master Of Puppets, è stato estratto il 2 luglio del 1986. Si tratta dell’unico singolo estratto dai Metallica, nonchè uno dei pezzi meglio considerati dalla critica. La rivista VH1, infatti, l’ha posizionato al terzo posto dei migliori brani heavy metal di sempre. Il significato del brano non è ben chiaro, ma soggetto a diversi tipi di interpretazioni. Secondo una più palese, si riferirebbe al consumo di droghe (“chop your breakfast on a mirror” sarebbe un riferimento alla cocaina). Secondo altri, invece, anche a partire dal titolo si potrebbe scorgere un riferimento letterario. A proposito di ispirazioni nella letteratura, quella di Howard Philips Lovecraft potrebbe essere quella giusta. Lo scrittore e poeta del mistero e dell’onirico ha ispirato molte canzoni, soprattutto le prime, della band stessa.

Il brano è stato soggetto a numerose reinterpretazioni: ad esempio, nel 1994, i Primus suonarono l’introduzione in occasione del 25° anniversario di Woodstock. Altra cover storica è quella della band Dream Theater. Piccola particolarità: la metal band demenziale Nanowar Of Steel l’ha reinterpretata chiamandola “Master of Pizza”.

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4) Tra i brani fondamentali di Master Of Puppets c’è Orion. Si tratta di una traccia strumentale, settima traccia dell’album. In più di 8 minuti, si riesce a far emergere tutte le qualità musicali dei Metallica. La critica considera questo pezzo come fondamentale dal punto di vista musicale. Sicuramente, il brano, mostra tutte le qualità del compianto Cliff Burton. Il bassista si ritaglia degli importanti spazi da solista, all’inizio e alla fine del brano. La traccia può, idealmente, suddividersi in tre parti. Non è mai stata suonata dal vivo con Cliff Burton, a causa della sua scomparsa prematura, ma è stata utilizzata come sottofondo durante il suo funerale.

5) Nella classifica della Bilboard 100, Master Of Puppets si posizionò al 29° posto. L’album vendette, in pochissimo tempo, più di 500.000 copie, superando ogni record stabilito dalla band stessa. Nel 2003, solo negli Stati Uniti, aveva venduto oltre sei milioni di copie. I Metallica così ottennero, dalla RIAA, sei dischi di platino. Fino al 1991, l’album ha venduto quasi cinque milioni di copie. Un vero e proprio successo dal punto di vista commerciale.

6) Il 10 novembre del 2017 è stata pubblicata, dalla band, un’edizione rimasterizzata. Inoltre, l’album è stato ripubblicato in varie edizioni, tra cui una deluxe che comprende concerti inediti, interviste e demo.

di Bruno Santini (Nefele)

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