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Morgan, Perché Altrove è la più bella canzone italiana del millennio?

Morgan è un cantautore italiano che ormai i più ricordano per ben altri fattori esterni alla carriera musicale. Giudice di X-Factor prima, con cui è entrato nel Guinness dei primati per essere stato il giudice di talent show che ha vinto più edizioni al mondo, ma anche frontman dei Bluvertigo. Un cantautore poliedrico e dalla grande cultura musicale, che ha di recente però fatto parlare di sé per ben altri motivi. L’esordio da solista di Morgan è assai lontano, eppure ancora ce ne ricordiamo ed in particolar modo non possiamo dimenticare una canzone: Altrove. Questo brano ha ancora oggi molto da dirci, prova ne sia che quest’anno Rolling Stone l’ha dichiarata la canzone più bella del millennio. Scopriamo perché è così unica.

Canzoni dell’appartamento

Canzoni dell’appartamento è il primo album da solista di Morgan, considerato il suo lavoro più illuminato. Venne pubblicato nel 2003 dalla Columbia Records e fu subito premiato con una Targa Tenco. Altrove si inserisce quindi in un contesto artistico e compositivo di tutto rispetto e ad oggi uno dei più originali della musica italiana contemproanea. La particolarità di questo album sta nelle varie citazioni colte e in un sound nuovo e particolare, che allontana Morgan dai suoni usati ad esempio con i Bluvertigo. Oltre agli inediti compositi da Morgan, vanta due cover di artisti fondamentali per l’ispirazione di Morgan: Non arrossire di Giorgio GaberSe, traduzione di If che è un brano dei Pink Floyd. In generale Canzoni dell’appartamento è strutturato su un gioco di luoghi, sensazioni ed emozioni. Morgan ha spiegato che l’appartamento è il suo a Milano: C’è un luogo (l’appartamento a Milano), untempo (un’imprecisata epoca sicuramente collocata nel passato recente), tre personaggi reali (me stesso, the baby, Aria)”, ecc. 

Lascio che le cose mi portino altrove

Altrove è considerata la canzone migliore dell’album. È famosa soprattutto per il basso che Morgan compose ispirandosi a Stand by me di Ben E. King. Il testo è poetico, criptico, ma anche filosofico e certamente autobiografico. Morgan ha di recente pubblicato un suo inedito, Il senso delle cose, in cui mostra una grande introspezione riguardo a se stesso, che conferma quel filone sempre presente di brani in cui il talento compositivo e lirico del cantautore si mostra mettendosi a nudo. Così, Morgan esprime attraverso delle frasi apparentemente sconnesse, le sue contraddizioni. Volutamente il brano inizia con “Però”, in teoria non si dovrebbe mai cominciare una frase così, eppure è incredibilmente necessario per esprimere tutto l’universo di sensazioni e di follia – unica via per la felicità -. “Svincolarsi dalle convinzioni, dalle pose, dalle posizioni”, un continuo desiderio di anti-omologazione che appartiene all’alienazione costante espressa nel brano. Probabilmente Altrove piace così tanto per il suo sound, ma anche perché esprime delle sensazioni che tutti abbiamo provato almeno una volta. Un momento di consapevolezza e di rifiuto della stessa consapevolezza, di libertà, una sensazione, un desiderio, di essere altrove, ovunque e da nessuna parte.

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