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Ozzy Osbourne: quella volta che terrorizzò i black Sabbath distruggendo una camera d’albergo con…

Nel corso della loro straordinaria carriera, i Black Sabbath hanno circondato di un fitto alone di mistero le loro figure, attraverso uno slancio verso l’esoterismo e l’oscurità, non indifferente. L’opera dei Black Sabbath è delle più brillanti e prestigiose; essendosi affermati, sin dal primo momento, come i fautori di un genere rivoluzionario come il Metal. Le atmosfere tessute dai loro iconici brani rendono giustizia agli eccessi e alle dissolutezze di cui, le loro vite si composero.

Ozzy Osbourne, leggendario frontman della band, rappresenta la quintessenza del lifestyle sregolato della Rock Star. A causa del suo esplosivo carisma e delle sue attitudini, oltre modo instabili, il mondo del Rock ha accusato le pesanti illazioni e i deplorevoli luoghi comuni che, per anni, hanno eclissato le sue parentesi più brillanti. Soprannominato il Principe delle Tenebre, Ozzy Osbourne è stato, più volte, il protagonista di aneddoti ai limiti dell’inverosimile. In questo articolo, abbiamo deciso di riportare una delle storie più raccapriccianti in cui Ozzy Osbourne sia mai stato coinvolto. Parliamo di quella volta in cui distrusse una camera d’albergo coi Black Sabbath portandoci uno squalo trucidato.

La storia di Ozzy Osbourne e dello squalo

Il rapporto di Ozzy Osbourne con gli animali non è mai stato dei più idilliaci. Dopo aver inseguito il cammino della redenzione apparendo, più volte, circondato dalla moltitudine di animali domestici che ha ospitato in casa sua, sembrò che la scia di terrore seminata dal Principe delle Tenebre fosse giunta al suo epilogo. In molti ricorderanno del famigerato morso che il Principe delle Tenebre diede ad un pipistrello decapitandolo. La storia della camera d’albergo che Ozzy Osbourne distrusse con la carcassa di uno squalo, però, è passata, spesso, in secondo piano.

A riportarla in auge fu il chitarrista dei Black Sabbath, Tony Iommi, nel 2011, in occasione di un’intervista rilasciata al New York Post per promuovere il suo libro, Iron Man: My Journey Through Heaven And Hell With Black Sabbath. Durante il colloquio, Iommi fornì alcune straordinarie rivelazioni sui retroscena sregolati della vita dei Black Sabbath oltre il palco. Iommi esordì spiegando che, distruggere le camere d’albergo, fosse divenuta una prassi per i membri del gruppo, a causa del costante ed eccessivo abuso di sostanze stupefacenti di cui caddero vittime. Sembrerebbe che, un giorno, Ozzy Osbourne avesse deciso di portare i loro momenti di “relax” ad un livello successivo, seminando il panico. Ozzy lanciò la carcassa di uno squalo dalla finestra. I suoi resti saltarono ovunque e la camera si tinse di rosso”, ha ricordato Iommi.

Tony Iommi diede fuoco a Bill Ward

Durante il medesimo colloquio, Tony Iommi ha rivelato che, in effetti, le loro dipendenze portassero spesso ad estenuanti momenti di noia. Quanto accadeva dopo i concerti divenne parte di una routine logorante per i membri del gruppo che, quindi, decisero di passare il tempo facendosi scherzi dal dubbio gusto.

Il chitarrista prese troppo sul serio una conversazione col batterista dei Black Sabbath, Bill Ward in cui gli chiese di dargli fuoco. Sembrerebbe che fu lo stesso Ward a chiedere ad Iommi di darlo alle fiamme in un momento di acuto delirio. In men che non si dica, il chitarrista lanciò un secchio ricolmo di alcool sul batterista che, in seguito, riportò ustioni di terzo grado alle gambe.

 

 

 

 

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