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Pink Floyd, Nick Mason: “I Pink Floyd degli esordi erano molto pop, ecco perché”

Saucerful Of Secrets è il nome del nuovo progetto di Nick Mason, storico batterista e fondatore dei Pink Floyd. Il Nostro ha deciso da svariati mesi di avviare un progetto live parallelo ai Pink Floyd riproponendo il repertorio dei primissimi Pink Floyd. Il batterista ha poi ricordato i magnifici studi di Abbey Road in cui si è recato per registrare e mixare insieme le tracce del disco Saucerful Of Secrets: Live At The Roundhouse. Come avrete sicuramente capito, si tratta di un disco che racchiude i vari pezzi della band di Nick Mason eseguiti tutti live. Pensate che Nick Mason ha detto che i Pink Floyd degli esordi erano molto pop.

L’album di Nick Mason

Si tratta di un doppio album dal vivo mixato durante la quarantena di Coronavirus che racchiude registrazioni di canzoni e brani eseguiti prima del lockdown. Nel maggio 2019 la band di Nick Mason aveva fatto diversi concerti a Londra che erano andati tutti sold out. Inutile dire che il pubblico inglese ha espresso grandissimo affetto e interesse verso il periodo pre The Dark Side Of The Moon. Molti ritengono infatti che le canzoni provenienti dai primi 5 e 6 album dei Pink Floyd siano le migliori in assoluto della band. A quel tempo, almeno per i primi 4 dischi, la band poteva contare sul contributo importante e particolare del Diamante Pazzo, ovvero di Syd Barrett.

Futuri geni?

Quando è stato chiesto a Nick Mason se si aspettava che le canzoni dei Pink Floyd avessero il successo e l’importanza che hanno effettivamente avuto, il musicista ha risposto ovviamente di no. Ha detto che sarebbe stato tentato di dire chiaramente di no perché al tempo i Pink Floyd vivevano in un periodo musicale veramente molto effimero. Nessuno della band sapeva se effettivamente i loro brani sarebbero durati in eterno e anzi si erano psicologicamente preparati a scomparire dal punto di vista musicale. Inutile dire che il tempo e il pubblico ha dato grande merito ai Pink Floyd e ai loro leggendari pezzi.

Simbolo di controcultura

Le persone pianificano quale potrebbe essere il loro futuro, questo si sa benissimo. L’idea di fare un disco che viene ancora oggi acquistato e ascoltato, dopo 50 anni dall’uscita discografica, è qualcosa di davvero fortissimo e a suo modo assurdo, secondo Nick Mason. Per lui, le canzoni dei Pink Floyd all’epoca erano pezzi pop, adatti solamente per i giovani e per quella generazione particolarissima. Al tempo, alla fine degli anni Sessanta e all’inizio degli anni Settanta si parlava molto di controcultura, di ribellione e di rivolte sociali. Pensare che i brani dei Pink Floyd dell’epoca sono giunti a noi con quella grande potenza è solo un miracolo della musica.

I Pink Floyd degli esordi erano molto pop

In poche parole, Nick Mason ha detto che al tempo i Pink Floyd facevano musica musica pop per ragazzini, ma al tempo i ragazzini non erano come oggi. Avercene oggi di musica del genere, così complessa e rivoluzionaria. Forse oggi il rock non risponde più alle sue vecchie funzioni, sostituito dal rap. Ma la musica, si sa, si evolve sempre.

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