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Pink Floyd, perché la copertina di Animals è stata difficile da realizzare?

Tutti sanno che la storia e la realizzazione della copertina di Animals dei Pink Floyd rappresentano motivi di approfondimento e di conoscenza, dal momento che al di là della splendida copertina c’è tutta una storia che merita di essere conosciuta e sottolineata. Una storia che, effettivamente, parte dal concetto e dall’idea che si trova alla base della copertina e che poi si rivolge anche a tutte quelle problematiche strutturali che la storia ha dimostrato attraverso il volo – non solo pindarico – del maiale Algie, che mise in pericolo non poco i voli e i cieli londinesi.

Partendo dalle basi, per la realizzazione della copertina venne ingaggiato lo storico Storm Thorgerson che, in collaborazione con Roger Waters, suggerì di riferirsi al complesso Art Decò della Battersea Power Station di Londra. Tuttavia, l’artista non era del tutto convinto che la scelta del maiale – forse troppo banale dal punto di vista estetico – potesse rappresentare un giusto indirizzo per la band:

Pensavo che l’idea di Roger del maiale fosse un po’ sciocca, per non parlare del mistero e del significato. Abbiamo chiesto se potevamo presentare alternative che potevano funzionare come prendere o lasciare, perché potevano sempre tornare al maiale se necessario. ‘Va bene’, hanno detto. ‘Tenta la fortuna.’

La scelta definitiva ricadde sul maiale, ma la storia ha dimostrato che Algie, il nome scelto da Roger Waters, avrebbe dato non pochi problemi alla band, a causa di un suo volo – in una giornata particolarmente ventosa – che mise in pericolo i cieli londinesi, consegnando alla storia una delle pagine più curiose di sempre.

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