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Pink Floyd: Roger Waters e quell’esibizione di Jimi Hendrix che l’ha lasciato stupefatto

Roger Waters e Jimi Hendrix rappresentano due tra le rockstar più importanti che si siano distinte nell’ambito della storia della musica. Il leader dei Pink Floyd da un lato e il chitarrista statunitense dall’altro hanno contribuito a rivoluzionare la storia della musica attraverso le loro incredibili qualità e abilità artistiche, che, unite ad un talento cristallino che è sempre stato sottolineato da parte di fan, critici e addetti ai lavori, ha determinato tutto il successo di cui ancora oggi parliamo nello specifico dei Pink Floyd e del chitarrista statunitense. Non sorprende, dunque, che tra Roger Waters e Jimi Hendrix ci fosse un rapporto, inteso dal punto di vista strettamente professionale, molto importante, con apprezzamenti reciproci e segni continui di riverenza e ammirazione che sono sempre stati offerti da parte del britannico e dello statunitense. Nello specifico, vogliamo offrire, all’interno del nostro articolo, una caratterizzazione derivante da un’esibizione di Jimi Hendrix a cui Roger Waters ha assistito. Ecco quali sono state le parole del britannico a proposito della stessa e, ancora, quale la risposta da parte di Jimi Hendrix.

Le dichiarazioni di Roger Waters sull’esibizione di Jimi Hendrix

Roger Waters ha avuto modo di commentare l’esibizione di Jimi Hendrix e, soprattutto, di offrire una caratterizzazione delle emozioni che ha provato in tal senso. Quelle che seguono sono state le parole di Roger Waters a proposito: “Nel mezzo dello spettacolo, hanno detto, ‘Vorremmo presentare un nostro amico. E questo ragazzo è salito sul palco e ha iniziato a suonare la chitarra con i denti e in un certo momento, anche con la chitarra dietro la testa. […] Mi sono ritrovato a pensarci qualche tempo fa. E ricordo di aver frainteso il suo nome. Pensavo si chiamasse Junior Hendrix, ma poi ho scoperto che non era “Junior”, era Jimi Hendrix, e quella era la prima volta che si esibiva in Inghilterra, a uno spettacolo dei Cream. Immagino che fosse intorno al 1965″.

E ancora, lo statunitense ha offerto, nelle sue dichiarazioni, una grande caratterizzazione di Roger Waters e dei Pink Floyd, spiegando:  “Il termine far saltare la testa a qualcuno è valido. Le persone come te faranno impazzire, ma poi daremo loro qualcosa che lascerà a bocca aperta, e mentre è esploso ci sarà qualcosa lì per colmare il vuoto. […] Sarà una forma completa di musica. Sarà musica davvero drogata. Sì, sono d’accordo che potrebbe essere qualcosa di simile a quello che stanno affrontando i Pink Floyd. Non lo sanno, sai, ma persone come i Pink Floyd sono gli scienziati pazzi di questi tempi.

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