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Il primo concerto dei Mötley Crüe: la storia di una leggenda incompresa

Sono stati i padrini del Glam metal, passati alla storia per una serie di vicissitudini che li hanno resi celebri in tutto il mondo: al di là della loro musica, i Mötley Crüe sono stati tanto altro ancora: abuso di alcol e droga, accuse continue di influenza negativa sui giovani, problemi con la legge. Una carriera vissuta nel segno di genio e sregolatezza che li ha resi leggende. Vogliamo però fare un grande passo indietro, anche in virtù di The Dirt, il nuovo film sui Mötley Crüe che ha ricostruito in maniera ideale la carriera della band: vi parliamo del primo concerto dei Mötley Crüe, il concerto della consacrazione e dell’incomprensione.

Prima del primo concerto dei Mötley Crüe: gli esordi della band statunitense

La storia dei Mötley Crüe inizia senza troppe diversità, rispetto a qualsiasi altra storia di una band: la passione comune per la musica, annunci per cercare membri che possano ampliare una formazione, le difficoltà iniziali date dal mondo discografico e non solo, la voglia di superare ogni difficoltà pur di affermarsi nel panorama internazionale.

Mötley Crüe erano, sostanzialmente, quattro squattrinati con la voglia di fare e di non fermarsi mai: gli esordi della band statunitense ci furono con jam sessions continue, che mettevano alla prova i singoli membri per creare quell’alchimia che c’è tra compagni di formazione. Eppure, mancava ancora un tassello, un modo per mostrarsi decisamente al mondo e iniziare definitivamente una carriera. Ciò che mancava, insomma, era il primo concerto dei Mötley Crüe. 

Il primo concerto dei Mötley Crüe e l’impatto con il pubblico

Per il primo concerto dei Mötley Crüe bisognò aspettare fino al 24 aprile del 1981. La location era emblematica, e assolutamente non casuale: West Hollywood club Starwood Hotel, in cui gli statunitensi fecero da spalla agli hard rocker Y & T.  La band era riuscita ad esibirsi all’interno del locale perchè Nikki Six, il bassista della formazione, lavorava all’interno del locale e aveva chiesto al suo capo la possibilità di avere un piccolo spazio.

I Mötley Crüe non avevano mai portato a termine una vera e propria esibizione, e ciò fu chiaro fin dalla prima nota: tra le accuse e le risposte del pubblico, tra i litigi con i presenti, tra parole e gesti che furono più che semplicemente smodati, la band statunitense si esibì con i brani: Stick to Your Guns, Why You’re Killing Yourself?, Nobody Knows. La storia racconta che il frontman di Y & T si fermò per un attimo ad osservare quell’esibizione: l’impatto con il pubblico fu certamente particolare per gli statunitensi, ma quella musica – secondo Dave Meniketti – era disgustosa. Quella sera del 24 aprile del 1981, però, qualcosa cambiò nella storia della musica: non importava quanta qualità o alchimia avessero i Mötley Crüe, il pubblico li aveva già fatti propri e iniziava ad osannarli. Sarà così per tutta la oltre trentennale carriera degli statunitensi, sempre osteggiati dalla critica e dal buonsenso, sempre osannati dal pubblico e dagli amanti del rock.

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