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Qual è stato il disco con la qualità di registrazione peggiore di sempre?

Nel corso della storia della musica sono diversi gli album che hanno goduto di un trattamento artistico e strumentale di grandissimo livello, anche e soprattutto in fase di registrazione. Non a caso, per registrare un album, Le band di solito si servono di luoghi piuttosto appartati, lontani da qualsiasi tipo di disturbo o fattore esterno e all’interno dei quali riuscire a strutturarsi con le migliori indicazioni artistiche possibili. Talvolta, però, queste stesse condizioni non sono stati soddisfatte al 100%, o non si sono verificate nella maniera migliore possibile. Vogliamo, allora, sottolineare quale sia il disco con la qualità di registrazione peggiore di sempre, e che è stato registrato nelle peggiori condizioni possibili.

Gli album registrati nelle condizioni peggiori

Prima di considerare l’album condizionato dalla peggiore delle registrazioni possibili, vogliamo da prima sottolineare alcuni dei prodotti discografici che sono stati registrati certamente non nelle migliori condizioni, e che per questo motivo non spiccano per un ottimo trattamento in termini sonori e artistici. Il primo tra i prodotti discografici che sottolineiamo all’interno del nostro articolo è The Texas Campfire Tapes, album registrato dal giornalista inglese Peat Lawrence, e realizzato da Michelle Shocked.

Abbiamo sottolineato chi sia l’artefice della registrazione del prodotto discografico dal momento che la stessa è quantomeno singolare, dal momento che è stata realizzata servendosi di un walkman Sony a pile, attraverso il supporto di una cassetta, durante l’esibizione della cantante stessa ad un concerto folk del 1986. Per questo motivo, la qualità del suono risulta essere disturbata da numerosissimi elementi, come parole delle persone, tir e auto che passano in autostrada e, addirittura, il suono dei grilli; altro album che è stato registrato in maniera pessima è, senza dubbio, il singolo Louie Louie dei Kingsmen. Il brano è stato inserito all’interno della colonna sonora di Animal House, ma non ha goduto certamente della migliore registrazione possibile avvenuta nel 1963.

In effetti, la stessa è stata realizzata attraverso l’utilizzo di un microfono appeso al soffitto di una sala di incisione, con band e cantante all’interno della stessa e piuttosto lontani, naturalmente, dal supporto stesso. Per questo motivo, i musicisti risultano essere continuamente fuori tempo e gran parte del testo è pressoché incomprensibile. Nonostante questi fattori, il singolo riuscì a vendere numerosissime copie in tutto il mondo, anche e soprattutto per il significato amico del brano che lo rese di grande successo.

L’album con la peggior registrazione di sempre

A questo punto, possiamo considerare l’album con la peggior registrazione di sempre. Parliamo di Nattens Madrigal, prodotto discografico realizzato dalla band norvegese Ulver, e inciso nel 1997. La band scelse come luogo per registrare il suo disco una foresta, portando con sé soltanto un registratore a quattro tracce e un amplificatore. Il risultato fu certamente fallimentare in termini di registrazione del disco, per quanto la leggenda che si trova alla base di quel prodotto discografico sia stata smentita.

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