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Radiohead, Thom Yorke consiglia di ascoltare Fabrizio De André

Thom Yorke -storico frontman dei Radiohead– ha recentemente portato avanti una collaborazione con la Sonos (azienda d’elettronica statunitense) attraverso una serie di playlist. Al termine di questa collaborazione saranno presentate 3 speciali raccolte -ideate ripetiamo solo ed unicamente da Thom Yorke– e saranno lanciate sulle piattaforme in streaming più famose al mondo: Spotify, Deezer ed Apple. Ciò che ha incuriosito i lettori e gli appassionati di musica circa queste speciali playlist -che prendono il nome di “In The Absence Thereof“- sono proprio gli artisti selezionati dal frontman dei Radiohead. Nella prima raccolta spiccavano i nomi di Little Simz, Kali Malone, Holly Herndon e, soprattutto, della cantautrice e chitarrista palermitana Rosa Balistreri. Nella nuova compilation di Thom Yorke, pubblicata proprio di recente, troverete invece: Frank Sinatra, Kim Gordon, Jon Gibson, Ursula Bogner e, soprattutto, Fabrizio De André.

Radiohead, Thom Yorke consiglia di ascoltare Fabrizio De André

Nella più recente playlist pubblicata da Thom Yorke -in questa sua collaborazione con la Sonos– spicca anche il nome di Fabrizio De André. Per la precisione il frontman dei Radiohead ha inserito due storici pezzi del cantautore genovese: “Primo Intermezzo” e “Cantico dei Drogati“, estratti entrambi dall’album del 1968 “Tutti morimmo a stento“. Si tratta, naturalmente, di due pezzi molto impegnativi, ricercati e per niente banali (così come qualsiasi lavoro di De André).

Le parole di Dori Ghezzi

Intervistata sull’argomento, Dori Ghezzi -storica compagna di Fabrizio De André– ha parlato della scelta di Thom Yorke di inserire due storici pezzi dell’album “Tutti morimmo a stento” nella sua raccolta:

“In realtà sapevo già che l’avrebbe fatto, me l’aveva promesso. Io e Thom ci siamo conosciuti ad un concerto a Roma, credo sia stato luglio dell’anno scorso. Rimasi a dir poco affascinata ed incantata dalla sua musica e, avendo molte passioni in comune, ci siamo soffermati a parlare della musica italiana. Mi confessò che aveva già in mente di inserire in queste sue raccolte qualcosa di Fabrizio De André e che voleva approfondire la sua discografia.”

“Io gli consigliai di partire dall’inizio -continua la Ghezzi- di studiarlo passo dopo passo, album dopo album: solo così lo avrebbe compreso veramente. Ed ecco perchè ha inserito proprio due brani del secondo album, due pezzi per niente scontati. Ha dimostrato un’attenzione particolare, uno studio minuzioso. I testi li ha studiati grazie alla sua compagna, che gli ha tradotto ogni cosa. Mi ha poi confessato che la parte testuale, il reale e più profondo significato delle canzoni, sono tra gli aspetti che gli interessano di più. Sinceramente non so dove potrebbe arrivare, ma vi posso assicurare che Thom Yorke è un vero genio.”

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