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Slash: “Ecco perché mi chiamo così e le origini del mio nome”

Slash è sicuramente uno dei migliori chitarristi nella storia del Rock. Attraverso riff esplosivi, ha prima consacrato all’eternità la discografia dei Guns N’Roses e, in un secondo momento, dato luogo ad una carriera da solista prestigiosa come poche. Intervistato da Steve Jones, Saul Hudson ha discusso in merito al popolarissimo soprannome con cui viene identificato ormai ovunque.

Il leggendario chitarrista ha esordito dicendo: “Nessuno mi chiama più Saul, in realtà. Forse solo la polizia perché è scritto sulla mia patente di guida – ha aggiunto scherzosamente – Ho rifiutato di cambiare nome all’anagrafe anche se anche mio padre e mia madre mi chiamano Slash. Credo che l’ultima persona che mi ha chiamato col mio nome di battesimo sia stata mia nonna. Che riposi in pace”.

Le origini del nome di Slash

In secondo luogo, Slash ha rivelato le origini del suo celeberrimo soprannome, spiegando che; sin dall’infanzia, suo padre coltivò una stupenda amicizia con il famoso attore, defunto nel 2019, Seymour Cassel: “Ovunque andassi in sua compagnia, lui cominciava a chiamarmi Slash, dal nulla. Fu una di quelle cose che le persone portano con sé nella vita. Le voci cominciarono a girare, così anche i miei amici smisero di chiamarmi Saul ed iniziarono ad attribuirmi quel soprannome”.

Il chitarrista di Paradise City, ha continuato spiegando di aver scoperto il motivo che si celasse dietro la scelta di Cassel di chiamarlo così, solo in età adulta: “Ho incontrato Seymour all’inizio degli anni ’90. Mi trovavo in Europa e decisi di rivederlo. Eravamo a pranzo insieme quando, colto da un’irrefrenabile curiosità, gli chiesi come mai avesse iniziato a chiamarmi Slash”. A quanto pare, l’attore rispose in maniera particolarmente ironica, rivelando a Slash che il suo soprannome fosse nato a causa della sua natura frenetica.Mi disse che non mi fermavo un istante, che non avessi neanche il tempo di trattenermi a salutare e che questo soprannome non avesse nulla a che vedere con lame e coltelli”. Ricordiamo, infatti, che il termine dal quale deriva il secondo nome del chitarrista, in italiano significhi “taglio”.

Giustamente perplesso, l’intervistatore ha chiesto al musicista cosa avesse a che vedere quella parola col fatto che, fin da ragazzo, riempisse la sua vita d’impegni. Così, Slash ha onestamente rivelato di non averne idea: “Correvo sempre, ogni volta che qualcuno mi vedeva, sapeva che non sarei rimasto fermo per molto. Ero un ragazzo molto iperattivo. Seymour pensò che fossi come un Flash e, in qualche modo, rivisitò la parola affinché calzasse a pennello per me e per i suoi gusti. Penso che il motivo principale sia questo, ma non ne sarei sicurissimo”.

 

 

 

 

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