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La storia della Black Strat di David Gilmour, la chitarra venduta per 4 milioni di dollari

La celebre Black Strat di David Gilmour ha sicuramente fatto parlare di sé, dopo la vendita da parte di David Gilmour fruttata, al celebre leader dei Pink Floyd, 3 milioni di 975mila dollari (21 milioni e 490mila dollari totali, considerate tutte le vendite), poi devoluti al fine di supportare associazioni impegnate in materia di sostenibilità e green economy. Al di là dell’incredibile vendita, però, che ha mobilitato ogni ente mediatico, c’è tanto altro da dire sulla storia della Black Strat di David Gilmour, una chitarra acquistata quasi per caso e diventata ben presto un vessillo incredibile.

La storia della Black Strat di David Gilmour, una delle chitarre più celebri di sempre

La storia della Black Strat di David Gilmour non è certamente nota a tutti, ma gli appassionati dei Pink Floyd e di David Gilmour difficilmente ne sono all’oscuro: in più occasioni il leader della band britannica ha parlato della sua chitarra, illustrandone le fasi e raccontandone la storia.

Allo stesso tempo, però, non si può fare a meno di sottolineare questa storia stessa, alla luce di tutto il grande successo che ha ottenuto dopo la vendita all’asta per quasi 4 milioni di euro. La Black Strat di Gilmour può considerarsi, senza dubbio, una delle chitarre più celebri di sempre.

L’acquisto fortuito e le modifiche alla Black Strat di David Gilmour

L’acquisto della celebre Black Strat è avvenuto quasi casualmente, dopo che David Gilmour aveva iniziato a fare la storia con un altro strumento, che gli venne rubato nel 1968 a New Orleans. Fabbricata nel 1969, la Black Strat venne acquistata un anno dopo, e fin da subito iniziarono le modifiche che, a poco a poco, l’hanno resa quello strumento perfetto che ha caratterizzato la carriera del leader dei Pink Floyd. 

Innanzitutto il colore: inizialmente, la Black Strat non era nera, bensì sunburst, un colore che ricordava molto quello della sua prima chitarra di cui fu derubato. Dopo il colore, tante altre furono le modifiche: dalla tastiera (cambiata almeno sette volte, alternando parti in acero a parti in palissandro), fino all’ingresso jack (sostituito con un connettore Cannon), passando per l’humbunker Gibson PAF e le numerosissime modifiche agli stessi, in base alla sonorità che il britannico voleva adottare negli anni.

L’esposizione all’Hard Rock Café di Dallas e i danni

Nel 1986 David Gilmour decise di privarsi, per la prima volta, della sua Black Strat, fornendola all’Hard Rock Café di Dallas, in Texas, per l’esposizione all’interno del locale. Il cimelio fu tra i più preziosi in assoluto all’interno dell’Hard Rock e, nonostante la protezione in una teca, venne danneggiato in più parti. La vernice si graffiò e subì numerose ammaccature, e due manopole vennero perse.

Per questo motivo, nel 1997, David Gilmour decise di richiamare lo strumento, ridandogli l’antico vigore grazie all’intervento del liutaio Charlie Chandler. Lo chitarra tornò in auge, divenendo nuovamente uno dei più importanti nella strumentazione del britannico.

L’utilizzo nella reunion del 2005 e in Endless River

La Black Strat è stata protagonista delle ultime grandi esibizioni da parte dei David Gilmour, tra cui il Rattle Than Rock Tour del 2015 e l’ultima, grande, reunion dei Pink Floyd nel 2005. Lo strumento venne utilizzato anche nell’ultimo album in studio dei Pink Floyd, Endless River, che vide – di fatto – l’impegno artistico soltanto di Gilmour e Nick Mason in quello che può definirsi il canto del cigno della band britannica.

La vendita all’asta per 4 milioni di dollari

L’ultima fase della storia della Black Strat la conoscono tutti: nel corso di un’incredibile asta, la celebre chitarra di David Gilmour è stata venduta ad un grande amante e conoscitore dei Pink Floyd, per il prezzo totale di quasi 4 milioni di dollari. L’intera strumentazione è fruttata, a David Gilmour, 21 milioni e 490mila dollari, devoluti in un’associazione impegnata in ambito di sostenibilità e green economy.

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