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Concerto degli AC/DC a Imola: che cosa successe il 9 luglio 2015?

Concerto degli AC/DC a Imola, il concerto pieno di record

Il 9 Luglio del 2015 si teneva, all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, il concerto degli AC/DC a Imola. Fu un concerto “pieno di record”. Innanzitutto perchè, statisticamente parlando, è stato registrato un quasi ovvio tutto esaurito. Il concerto,unica tappa italiana, rientrava nelle 40 date (40, come gli anni del gruppo) che erano state inserite nella tournèe; essa (che ha avuto inizio a Maggio 2015) serviva a promuovere Rock or Bust, sedicesimo album in studio degli “hard-rock australiani“. I 92.000 biglietti messi a disposizione per assistere al concerto organizzato dalla Barley Arts sono stati esauriti in una manciata di giorni. Una scelta che, lo diciamo senza ipocrisia, si è rivelata azzeccatissima.

Buonasera Imola, vi piace il rock?

In effetti il concerto degli AC/DC a Imola doveva mostrare al pubblico italiano due aspetti importanti; se lo strapotere musicale che ha caratterizzato un’intera carriera degli AC/DC fosse anche; e se Stevie Young e Chris Slade (che, in realtà, aveva già militato nella band dal ’90 al ’94) potessero sostituire due figure tutt’altro che irrilevanti come Malcom Young e Phil Rudd.

Mentre, infatti, Malcom per le precarie condizioni di salute è stato sostituito dal nipote che non ha tradito le aspettative; i problemi giudiziari (arresto per possesso di cannabis e assoldamento di killer per uccidere due persone) hanno tenuto lontano dai palchi Phil Rudd, con Slade che è stato in grado di sostituirlo egregiamente. Il concerto si è aperto con Brian Johnson che, parlando ai 92000 di Imola, ha urlato: “Buonasera Imola, vi piace il rock? Allora andiamo!“.

Il concerto più che riuscito in tutti i sensi

Esordendo con “Rock or Bust”, per l’appunto, brano che – insieme a Play Ball – ha iniziato a scrivere già un pezzo di storia di questo recente capitolo degli australiani, è come se gli AC/DC avessero voluto solcare il terreno prima di creare il botto: secondo brano è, non a caso, Shoot to trill (di Back in Black). Neanche a dirlo, il delirio c’è stato con gli storici Thunderstruck e Highway to Hell.

Insomma, in definitiva, per il concerto degli AC/DC a Imola si può parlare di concerto più che riuscito in tutti i sensi. Economicamente, perchè i biglietti sono andati a ruba; socialmente, perchè il coinvolgimento del pubblico italiano è stato non indifferente; musicalmente, perchè tutti i problemi interni alla band non hanno avuto attimo per palesarsi. Volessimo esprimere con una formula sintetica il tutto potremmo parlare di “riff, ritmica e voci micidiali”. E’ una costante, se ci pensiamo bene, dell’intera carriera degli AC/DC. Una band che ha sempre fatto del rock ‘n’ roll il suo marchio di fabbrica. Un rock ‘n’ roll che, lo diciamo senza prenderci in giro, a noi piace e molto.

 

 

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