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Gli AC/DC causano inquinamento: condotto uno studio scientifico

Gli AC/DC causano inquinamento?

Ascoltare la musica ad alto volume potrebbe più non essere la stessa cosa per i fan della musica rock. Secondo uno studio realizzato dalla Mississipi State University, gli AC/DC causano inquinamento.

Ci spieghiamo meglio: il team ha cercato di capire che impatto avesse la musica rock su un determinato ambiente preso in considerazione. Partendo dal brano Rock and Roll Ain’t Noise Pollution (Back in Black, 1980) si sono avute delle risposte. La playlist contenente brani non solo degli AC/DC, ma anche di Lynyrd Skynyrd e Guns N’ Roses è stata testata su un ambiente di coleotteri, afidi e piante di soia. Dopo un po’ di tempo di esposizione, i comportamenti dei coleotteri sono cambiati.

I coleotteri hanno infatti perso la loro capacità predatoria, e l’ambiente è stato invaso dagli afidi (piccoli parassiti agricoli): anche la biomassa delle piante di soia è diminuita. La musica country, invece, non ha avuto effetti negativi sull’ambiente preso in esame.

Rock and Roll Ain’t Noise Pollution, brano profetico

Mai brano fu più profetico! Rock and Roll Ain’t Noise Pollution è un singolo del 1981, estratto dal celebre album Back in Black degli AC/DC. Il titolo del brano è traducibile in italiano come Il Rock and Roll non produce inquinamento acustico. All’interno del video ufficiale del brano, la band suona il brano all’interno di un magazzino. Il brano conteneva, nella versione originale, alcuni secondi di silenzio in onore di Bon Scotttagliati all’interno del video.

Le parole di Brandon T. Barton

Allo studio scientifico sono certamente seguiti risultati di cui abbiamo già parlato precedentemente. Gli AC/DC causano inquinamento: non certamente quello a cui siamo abituati a credere, ma un certo tipo di inquinamento. Il tutto è stato contestualizzato da Brandon T. Barton, uno degli autori di questi studi.

Queste le parole di Brandon T. Barton:  “Odiamo essere in disaccordo con AC/DC. Noi non pensiamo che sia inquinamento acustico, però lo pensano i coleotteri. Questa è una distinzione importante. Ovviamente ci stiamo divertendo con questo esperimento, ma in realtà quello che volevamo mostrare era che l’inquinamento acustico e in generale i suoni prodotti dall’uomocolpiscono una specie, e quindi questo può ripercuotersi sulla catena alimentare” . Barton ha poi concluso: “Come fan degli AC / DC e della musica rock, purtroppo non siamo d’accordo con la band e ammettiamo che il rock ‘n’ roll è inquinamento acustico, almeno per queste specie. Certo, la musica rock non è davvero una minaccia per gli ecosistemi. Ma poiché la musica ad alto volume è simile ad altre fonti di inquinamento acustico del mondo reale, i nostri risultati servono come prova del fatto che l’inquinamento acustico può avere effetti pervasivi in ​​un ecosistema”.

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