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Dante rock: 5 canzoni ispirate all’Inferno dantesco

Dante rock: quali canzoni si ispirano all’Inferno dantesco?

La Divina Commedia è una delle opere più famose di sempre. Chi si aspettava, però, che Dante rock potesse diventare un tema anche musicale? L’opera ha avuto una diffusione internazionale; tantissimi sono stati gli studi da parte di veri e propri dantisti. E’ studiata nelle scuole, alcuni versi si conoscono ormai a memoria. Ma Dante ha avuto – grazie, in particolar modo, alla prima delle tre cantiche della sua opera – una grande affermazione anche in ambito musicale. Tanti sono stati i riferimenti al suo Inferno, soprattutto in ambito metal. Vediamo quali canzoni si ispirano all’Inferno dantesco.

Dante XXI dei Sepultura

Più che di una canzone, parliamo – in questo primo caso di Dante rock – di un intero album. Dante XXI è un album dei Sepultura che ha ottenuto grande successo, grazie al concept fondamentale che porta l’ascoltatore a ripercorrere tutte le fasi dei tre viaggi del poeta fiorentino.

In effetti, l’album pubbicato nel 2006 è suddiviso proprio come la Divina Commedia: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Basti citare alcune tracce: Lost, City of Dis, Limbo, Eunoè…

Medusa degli Anthrax

Anche una delle band che fanno parte dei Big Four contribuisce a rendere Dante rock. La canzone della thrash metal band, contenuta nell’album Spreading the Disease del 1985 tratta di un personaggio in particolare: quello di Medusa. Nella mitologia greca, Medusa fu violentata dal dio Poseidone nel tempio di Atena. La divinità stessa decise di punire la vittima, rendendola quel mostro che tutti conoscono: capelli che, in realtà, sono serpenti e volto in grado di pietrificare chiunque la guardasse.

Nell’Inferno dantesco, invece, Medusa si trova a guardia della Città di Dite (sono tanti i mostri che sorvegliano le zone dell’Inferno) e cerca di impedire in ogni modo a Dante e Virgilio il passaggio. Gli Anthrax raccontano proprio di questo momento specifico, raccontando della storia del mostro e del canto ottavo.

Dante’s Inferno degli Iced Earth

16 minuti totali per una narrazione che più dettagliata e specifica non poteva essere. Con Dante’s Inferno, gli Iced Earth hanno dato grande lustro e importanza alla prima delle tre cantiche dantesche. Si tratta di una narrazione completa, a partire dalla paura che le tre fiere danno al poeta fiorentino fino ai ghiacci che imperversano nelle ultime zone dell’Inferno. Immancabile la figura di Lucifero, alla fine del brano così come della cantica.

Dannato, l’irato e il vano / Soffri la quinta pianura / Attraversa il fiume Stige / Ascolta il tuo crocifisso / I cadaveri impantanati piangono / Ululando verso il cielo / Raggiungi l’altro lato / Apri il cancello. 

Caronte di King Diamond

Il brano di King Diamond, cantante heavy metal danese, riflette su una figura importantissima nell’Inferno dantesco. Si tratta di Caronte, il traghettatore delle anime che trasporta i dannati verso l’Inferno vero e proprio. Il personaggio viene presentato all’interno della cantica ormai vecchio: bastona i dannati, non ha alcuna considerazione di lui e non è offerta nessuna psicologia del personaggio.

A dare un’anima a Caronte ci ha pensato proprio il danese, parlando attraverso il suo punto di vista durante tutto il tragitto. Il demonio cerca di convincere le anime tristi e dannate ad attraversare l’Inferno “Benvenuto amico mio, il mio nome è Caronte / Per favore prendi la mia mano, conosco la terra segreta / Non aver paura, oh no / Sono senza volto, ma non temere ora / Ti porto al sicuro attraverso il Fiume Stige”.

Underworld dei Simphony X

Un altro album creato ah hoc per presentare l’Inferno dantesco proprio attraverso un concept; i Simphony X, però, a differenza dei Sepultura hanno fatto di più: hanno utilizzato proprio le parole di Dante, trasportandole in musica. Nota per essere stata sempre legata alla mitologia greca, la band ha deciso di donare al viaggio dantesco una patina heavy metal, che certamente non fa male. In questo caso, si può veramente parlare di Dante rock!

 

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