Che cosa ne pensa Dave Grohl della scena grunge
La scena grunge, nella sua bellezza e in tutto ciò che è riuscita a comunicare, è durata ben poco. Nonostante esistano ancora manifestazioni di un tipo di cultura che ha dominato gli anni novanta, ormai si è lontani da quell’affermazione musicale e culturale che ha spopolato negli Stati Uniti. Come il punk, come qualsiasi altra cultura musicale superata dalle nuove tendenze artistiche. E’, di base, il pensiero di Dave Grohl.
C’è un motivo se, però, la cultura del grunge è stata come un punto nella totalità della storia musicale. E questo motivo risiede nella natura di una scena grunge, che per il leader dei Foo Fighters è il seguente: “C’erano un sacco di band che amavano suonare musica rock, ma non avevano niente a che fare con essa. Era più una cosa del tipo che siamo solo ragazzi sporchi che suonano nei garage e scrivono queste canzoni. Era in un certo senso nata dall’attitudine punk rock. E poi all’improvviso divenne enorme e divenne enorme per un periodo e dopo questo tu dici diamine, voglio essere una rock star.”
Come Marilyn Manson ha rovinato la scena grunge
In un certo senso, secondo Dave Grohl, il grunge ha senso di esistere fino ad un certo punto. Oltrepassato quello, la mente musicale si piega al significato di rockstar, e inizia a rincorrere quel tipo di sogno, di fatto abbandonando quel canone iniziale che è proprio della scena grunge.
C’è però anche altro, dato da diversi contesti artistici e musicali, che porta e ha portato all’allontanamento da quella cultura che era stata fatta grande dai Nirvana e Kurt Cobain. “Poi Marilyn Manson diventa un grosso nome e tu dici tipo oh fantastico, ora hai qualcosa che è davvero meraviglioso guardare, è davvero commovente e davvero potente” è, in sintesi, il pensiero di Dave Grohl. L’estetica grunge e la sua cultura non hanno potuto nulla di fronte a mostri sacri come Manson, che ha rappresentato una cultura e un modo di fare musica e spettacolo totalmente differente.
Il pensiero di Dave Grohl su Lenny Kravitz
Se c’è qualcosa che va accettato è, però, il cambiamento. Che piaccia o meno, anche la musica è fatta di fasi e l’epoca presente è portatrice di un ideale artistico e culturale che non sono più quelli del secolo scorso.
A tal proposito, Dave Grohl ha parlato di Lenny Kravitz, elogiandolo per le sue qualità ma non solo. La voce di “Low” è riuscito a costruire una carriera partendo da sostanziali capacità strumentali, ma volendo intraprendere un corso non più così semplice. E se è vero che il talento è importante, è pur vero che non è tutto. Almeno non in questa epoca.