R3M

Primo incontro tra Mick Jagger e Keith Richards: il racconto in una lettera

Che i Rolling Stones siano leggenda non c’è bisogno di sottolinearlo: la band britannica ha determinato molto nella storia della musica, attraverso una longevità artistica che le ha permesso di dominare ogni epoca. Mick Jagger e Keith Richards sono certamente nell’Olimpo musicale: due personalità artistiche che hanno saputo, continuamente, mostrarsi al pari di vere e proprie divinità. Vogliamo parlarvi di come si conosciuti, dal primo incontro tra Mick Jagger e Keith Richards. E’ stato proprio il chitarrista britannico a parlarne in una lettera a sua zia.

La lettera di Keith Richards a sua zia Pat

Il rock è pieno di cimeli dal valore inestimabile: non soltanto chitarre o altri strumenti musicali, ma anche testimonianze di vite e carriere delle rockstar che tutti amano. Tra questi c’è, sicuramente, la lettera di Keith Richarda a sua zia Pat, scritta dopo il primo incontro tra Mick Jagger e il chitarrista dei Rolling Stones stesso.

La lettera del 1962 ha grande valore non soltanto per la descrizione di Mick Jagger, ma anche per la dimostrazione del carattere di Keith Richards: sempre eccentrico, anche all’interno di poche righe, e appassionatissimo di Chuck Berry. E’ stato proprio uno dei padri del rock ‘n’ roll, a dire il vero, a determinare quello che è stato il primo incontro tra Mick Jagger e Keith Richards.

Il primo incontro tra Mick Jagger e Keith Richards

All’interno della lettera di Keith Richards a sua zia Pat viene descritto il primo incontro tra Mick Jagger e Keith Richards: nulla di romantico, si intenda, ma semplicemente una trattazione di quello che fu un personaggio in grado di affascinare subito il chitarrista e attore britannico.

“Me ne stavo lì con un disco di Chuck in mano quando un tizio che conoscevo alle elementari, dalla prima alla quinta, insomma, è venuto da me. – racconta Keith Richards Lui ha tutti i dischi che Chuck Berry abbia mai inciso e anche i suoi amici sono fan del Rhytm & Blues, del vero R & B voglio dire: Jimmy Reed, Muddy Waters, Chuck, Howlin ‘Wolf, John Lee Hooker, tutti i blusman di Chicago, roba veramente funky, meravigliosa.” Insomma, il primo incontro tra i due è stato nel segno di Chuck Berry, ma poi si è trasformato in tanto altro.

“Naturalmente sguazzano tutti nell’oro e abitano in enormi villoni, assurdo, uno è persino un maggiordomo.” – dichiara, infatti, Keith Richards dicendosi stupito anche del trattamento che riceve “Mi sono sentito un vero lord, c’è mancato poco che chiedessi la mia coroncina prima di andarmene.”

Articoli correlati

Condividi