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Kaleo: la storia della rock band islandese

Kaleo è una giovane rock band nata nelle terre islandesi, precisamente a Mosfellsbær. Il gruppo si è formato soltanto nel 2012, ed è stato in grado di farsi conoscere in quasi tutto il globo, con testi e riff più che orecchiabili. In questo articolo vi racconteremo la storia di questa band, dalla loro formazione fino al successo del primo album.

La nascita dei Kaleo

Il leader della band, JJ Jiulius Son, insieme al batterista David Antonsson e al bassista Daniel Kristjansson, iniziarono a suonare insieme all’età di 17 anni. Questa iniziale formazione è frutto di una grande amicizia che li legava dalla scuola elementare, portandoli a vivere insieme questo importante progetto.

Cominciarono a farsi conoscere grazie ad alcuni spettacoli in Islanda, come gli Iceland Airwaves Music Festival del 2012 che rappresenta la loro prima apparizione davanti al pubblico. Nello stesso anno si unì alla band il chitarrista Rubin Pollock, ancora presente nella formazione.

Perchè la band si chiama “Kaleo”

Il nome che i membri del gruppo islandese scelsero per la propria band, fu Kaleo. In lingua Hawaiana il termine significa “il suono“, donando un qualcosa di mistico e divertente all’intera esperienza.

Dal successo al primo album

Nell’anno successivo alla loro prima apparizione, avvenuta nel 2012, i Kaleo pubblicarono un singolo “Vor í Vaglaskógi” che ottenne grande successo in Islanda, anche grazie alla stazione radio Ràs 2  che lo inserì nella personale Top 10.

L’album di debutto della band è stato pubblicato nel 2016, col nome “A/B“. Con il singolo Way Down We Go, estratto dallo stesso album, i Kaleo hanno ricevuto il premio Grammy Awards 2018 per la migliore interpretazione rock. La canzone è stata inserita in numerosi spot, film e videogiochi, come in Collateral Beauty, pellicola del 2016, o in FIFA 16, videogioco di calcio.

Bisognerà aspettare ancora molto tempo per vedere se la band entrerà nell’olimpo del rock o meno, nel frattempo possiamo goderci le loro canzoni, in attesa di un nuovo album che possa sorprendere ancora più del primo.

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