R3M

Cosa c’entrano i Pink Floyd con lo sbarco sulla luna?

La corsa allo spazio, negli anni sessanta, fu una delle competizioni più infuocate tra le due Potenze, vincitrici del Secondo Conflitto Mondiale, protagoniste della Guerra Fredda. Infatti, dopo essersi spartite la perdente Germania, Russia e Stati Uniti cominciarono a puntare sempre più in alto, addirittura oltre l’atmosfera. Ci riuscì l’America, il 20 luglio del 1969, durante la missione Apollo 11 condotta dai due astronauti Buzz Aldrin e Neil Armstrong, e quest’ultimo divenne il primo uomo a mettere piede sulla luna. Contemporaneamente, sulla terra, più precisamente in Inghilterra, c’erano dei certi ragazzi di Londra impegnati a creare una colonna sonora epica per l’occasione, e questi ragazzi stavano per diventare anch’essi leggenda; i Pink Floyd.

20 luglio 1969: I Pink Floyd e lo sbarco sulla luna

La corsa allo spazio scatenò la penna di molti artisti, tra i quali anche David Bowie ed Elton John, ma furono i Pink Floyd ad essere stati i protagonisti musicali di quello storico evento; il primo uomo sulla luna. Le televisioni di tutto il mondo raccontarono minuto per minuto la missione Apollo 11 e la Trip On Mars di Neil Armstrong, titolo alternativo con cui è conosciuta la composizione della band denominata Moonhead. Quest’ultima è una suite della band che ai tempi era del tutto inedita, e fu lanciata proprio per quell’occasione sulla BBC e lo speciale dedicato all’allunaggio.

Nel 1969, The Piper at the Gates of Dawn compiva due anni, e le canzoni dei Pink Floyd erano dei pezzi ben saldi nelle radio e nei programmi televisivi britannici. Tra questi, vi fu un episodio, datato 1968, di una serie di documentari sulla scena rock-musicale inglese; Omnibus. Quando esso fu incaricato dalla BBC di creare uno speciale incentrato sullo sbarco sulla luna, la produzione della trasmissione non ebbe dubbi, e invitò i Pink Floyd in studio. La puntata in questione è intitolata So What if It’s Just Green Cheese?, e gli ospiti furono vari; dall’attore Ian McKellen – il Magneto della trilogia originale di X-Men – e le sue letture di citazioni e poesie sulla luna, all’attrice Judi Dench, la M degli ultimi James Bond. Oltre ai rappresentanti del cinema, per la musica erano presenti anche il Dudley Moore Trio e la cantante jazz Marion Montgomery.

Lo spettacolo però, venne reso leggendario dalla jam session improvvisata dei Pink Floyd. “Eravamo in uno studio televisivo della BBC“, ricordò il chitarrista della band David Gilmour in’un intervista del 2009 al Guardian. “Era un programma in diretta e c’era un gruppo di scienziati da un lato, e noi dall’altro. Avevo 23 anni“, e aggiunse: “È stato fantastico pensare che eravamo lì dentro a comporre un pezzo, mentre gli astronauti passeggiavano sulla luna“.

Articoli correlati

Condividi