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Perchè i Green Day si chiamano così?

L’ufficialità secondo la quale i Green Day si esibiranno nell’ambito del Firenze Rocks 2020 ha certamente proiettato tutti i riflettori sulla punk band statunitense, tanto che – a distanza di tempo dagli scontri a cui siamo stati abituati nel tempo – si è tornato a parlare di loro nei termini della polemica e dello scontro: tra chi pensa che i Green Day siano perfetti per la manifestazione e chi non li ritiene adatti alla stessa, noi vogliamo fare un passo indietro e parlarvi delle origini della formazione. 

Gli esordi dei Green Day e i primi album pubblicati

Il 1986 è indicato come anno di nascita della formazione punk statunitense, che ha iniziato la sua carriera a Berkeley, una piccola città vicina a San Francisco, con il nome di Sweet Children. La formazione, inizialmente composta da Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt, Sean Hughes e Raj Punjabi, subì subito dei cambi: Raj Punjabi fu sostituito da John Kiffmeyer e Sean Hughes abbandonò la band. 

Le difficoltà e i rifiuti iniziali lasciarono presto spazio al successo: i Green Day, divenuti finalmente tali, pubblicarono il loro primo lavoro in studio, 1.000 Hours. I primi successi iniziarono ad esserci, però, con Kerplunk, album del 1991 che assicurò alla formazione statunitense l’attenzione delle major e successo anche in Europa.

Perchè i Green Day si chiamano così

Come tutti sanno, la maggior parte dei nomi delle band ha sempre un significato particolare, legato ad un evento, un pensiero specifico, un’ideologia, una passione o un trascorso personale. Molto spesso si tratta di nomi profondi, carichi di significato.

Nel caso dei Green Day non è esattamente così: l’espressione, che venne utilizzata a partire dal 1989, è semplice slang che sta per “giornata passata a fumare erba”, là dove si può quindi intendere il significato di “green”. Anche questo nome, lo si può dire senza problemi, rispecchia a pieno l’anima punk della band. 

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