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AC/DC, la storia dell’album che salvò la band

Black Ice uscì il 17 ottobre del 2008, distribuito dalla Columbia Records. Si tratta del 15esimo album della band. Eppure, nonostante le opinioni dei critici e dei vari recensori non fossero state particolarmente positive (ma neppure negative), il disco ebbe un successo molto importante. Solo Viva la vida or Death and All His Friends dei Coldplay aveva venduto più delle 6 milioni di copie della band di Angus Young. Fu proprio Black Ice a salvare gli AC/DC, di fatto.

8 anni dopo Stiff Upper Lipp

Nel 2000 era uscito Stiff Upper Lipp che vendette oltre un milione di copie, ma i fan non lo apprezzarono particolarmente (sicuramente meno di Black Ice). Al disco venne imputata la pochezza delle melodie dei vari pezzi, unita alle molteplici difficoltà di registrazione di Brian Johnson. Quest’ultimo però si riprenderà alla grande proprio con Black Ice (nonostante non raggiungerà mai i livelli precedenti, per ovvie ragioni d’età anagrafica).

Il disco
Gli AC/DC decisero di tornare alle atmosfere hard rock più classiche della loro discografia, avvicinandosi di più al mood di Highway to Hell che alle sensazioni blues del precedente album. Va anche considerato il fatto che questo è l’ultimo album registrato dal chitarrista ritmico Malcolm Young prima della sua morte nel 2014, a causa di seri problemi di salute.

Marketing

Una delle grandi chiavi del successo fu una scelta che, al tempo, non venne considerata così illuminante dal punto di vista del marketing. Decisero infatti (almeno nei primissimi mesi) di non distribuire su iTunes l’album, ma di venderlo solamente in formato fisico. In pochi avrebbero scommesso positivamente su questa decisione. Solamente la grande catena di supermercati americani Walmart ebbe all’inizio i diritti di trasmissione integrale dell’album, trainato dal singolo Rock n’roll Train. 

Si rivelò una scelta vincente perchè non il pubblico non comprò l’album solamente le prime settimane di vendita, ma lo acquistò anche digitalmente mesi dopo. In più, le versioni dell’album avevano 3 diverse copertine: una aveva il logo rosso, una il logo bianco e un’altra era di color giallo. Nessuna di queste aveva il nome dei componenti né i testi dei pezzi.

Il successo dell’album venne poi confermato anche grazie al mondo del wrestling e del cinema. La traccia Spoilin’ for a Fight venne scelta e utilizzata come tema musicale prinicipale dell’evento WWE Survivor Series 2008, uno dei principale show di wrestling stratunitensi. Il pezzo War Machine venne invece incluso nella colonna sonora del film Iron Man 2 (pellicola piena zeppa di canzoni rock e degli AC/DC), oltre che come tema per WrestleMania XXV.

A voi è piaciuto l’album che ha, di fatto, riportato in alto la band di Brian Johnson?

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