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The Clash: Ecco com’è nata la copertina di London Calling

Il celeberrimo lavoro dei The Clash, venne pubblicato il 14 dicembre del 1979. È il terzo album della band, nonché una delle opere di maggior successo nell’intera storia del rock. Il disco, reso celebre non solo dal vasto assortimento di generi musicali interpretati dalla band, deve buona parte della sua fama allo scatto utilizzato come copertina ad opera della fotografa Pennie Smith.

La storia di questa foto, si rifà al live della band al Palladium di New York, il 21 settembre del 1979. Sembra che Paul Simonon, bassista dei The Clash, fosse particolarmente insoddisfatto della performance, al punto da sfogare la propria rabbia scaraventando in terra il suo strumento.

La Smith si trova a bordo palco e divide il momento in tre scatti che avrebbero fatto il giro del mondo. La scena viene catturata in modo sfuggente e spontaneo; con un gesto riflesso della fotografa che non stacca per un attimo le mani dalla sua Pentax ESII. Ad oggi, lo strumento distrutto si trova esposto alla Rock And Roll Hall Of Fame And Museum.

Il disco si propone alle masse come “un doppio album al prezzo di uno”, la punk band intende intitolarlo, in un primo momento “The New Testament”. Si opterà, successivamente, per “London Calling”. L’omonimo brano tratta di denuncia sociale, a fronte del disastro nucleare del 1979 della Three Mile Island.  Il disco vende oltre 2 milioni di copie nel mondo; certificato disco di platino e d’oro negli USA e disco d’oro e d’argento nel Regno Unito.

Chi è la fotografa dei The Clash?

Pennie Smith influenza, con il suo stile, un’intera generazione di fotografi. Specializzata nel bianco e nero, esordisce in questo mondo fotografando i Led Zeppelin per la rivista “NME”.

Pare che la Smith avesse, all’epoca, sconsigliato di utilizzare la foto come cover a causa dei difetti e delle sfocature evidenti; la risposta dei The Clash fu che la chiave della loro musica e del loro successo stesse proprio nei difetti.

Pennie Smith vanta all’attivo una florida carriera al fianco delle più famose band del rock classico. Pubblica diversi libri, collabora con molte riviste ed espone le sue fotografie in tutto il mondo. Ad oggi prosegue il suo lavoro da freelance.

 

 

 

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