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La storia di Sheer Heart Attack, il primo grande successo dei Queen

Se ci si sofferma a pensare ai capolavori dei Queen e al grande successo della band britannica, non si può fare a meno di considerare alcune tappe importanti nella carriera della formazione di Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon. Si parla di tappe che hanno determinato molto nella carriera della band e che, contemporaneamente, hanno portato alla creazione delle basi che hanno, di conseguenza, generato i grandi capolavori come Bohemian Rhapsody, We Will Rock You, We Are The Champions e tanti altri. Uno di questi momenti di particolare spessore è, senza dubbio, l’8 novembre del 1974, che vide la pubblicazione di Sheer Heart Attack, il primo grande successo dei Queen e terzo album in studio della band. Vi parliamo della sua storia, che ha contribuito a cambiare quella della formazione.

I primi due album in studio dei Queen e la svolta di Sheer Heart Attack

Sheer Heart Attack rappresenta, senza dubbio, una svolta incredibile nella carriera dei Queen, qualunque sia l’ambito che si vuole prendere in considerazione. Nello specifico, si tratta del primo vero grande successo per la band britannica, arrivato a seguito di Queen e Queen II, che avevano convinto ma non ottenuto un boom mediatico di grande livello, e della prima vera definizione artistica di una formazione che ha deciso di orientare decisamente il suo stile.

Il terzo album in studio dei Queen spicca, in effetti, per alcuni brani come Killer Queen e Stone Cold Crazy ma, in generale, soprattutto per sonorità decisamente tendenti all’hard rock e al glam. Sarà uno dei tantissimi cambiamenti di una formazione che ha saputo fare dell’eclettismo la sua natura ma che, con questo disco, ha dato una decisa sferzata al panorama musicale del tempo.

Com’è nato Sheer Heart Attack, il terzo album in studio dei Queen?

In un 1974 segnato dalle difficoltà e dalla mancanza di un impatto commerciale di grande livello, i Queen sono riusciti ad andare oltre l’ostacolo e a far nascere Sheer Heart Attack, il terzo album in studio e primo grande successo della formazione britannica.

“Non ci accontenteremo di niente di meno. Questo è ciò per cui ci stiamo battendo. Deve esserci. So sicuramente che ce l’abbiamo nella musica, siamo abbastanza originali … e ora lo stiamo dimostrando.”, ha affermato Freddie in merito, dimostrando la volontà di puntare in alto da parte della band. Ciò si è tradotto in una messa a punto di tutti quei valori artistici e umani che avevano caratterizzato i primi anni della formazione, oltre che in una ricerca maniacale della sonorità e della registrazione perfetta.

Le registrazioni dell’album e le parole di Freddie Mercury

La grande natura eclettica e rivoluzionaria del terzo album in studio dei Queen passa anche attraverso le registrazioni complesse e particolari di Sheer Heart Attack che, a differenza di quelle dei precedenti album, non vennero realizzate all’interno di un unico studio ma di ben quattro (Trident Studios, IR Studios, Rockfield Studios e Wessex Sound Studios).

A proposito di varietà ed eclettismo, sono fondamentali le parole che Freddie Mercury ha utilizzato per definire l’album, che caratterizza certamente un punto di svolta nella carriera della band britannica: «L’album è molto vario, lo abbiamo portato all’estremo, suppongo, ma siamo molto interessati alle tecniche di studio e volevamo usare ciò che era disponibile. Abbiamo imparato molto sulla tecnica mentre stavamo realizzando i primi due album.»

E ancora, nell’ambito della natura della formazione: «Naturalmente ci sono state alcune critiche e una critica costruttiva è stata molto positiva per noi. Ma per essere sinceri non sono così entusiasta della stampa musicale britannica, e sono stati piuttosto ingiusti con noi. Sento che i giornalisti emergenti, in generale, si mettono al di sopra degli artisti. Hanno certamente avuto un’idea sbagliata di noi. Siamo stati chiamati una “sensazione” da supermercato. Ma se ci vedi su un palcoscenico, questo è ciò che ci riguarda. Siamo fondamentalmente una rock band.»

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