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10 donne che stanno rivoluzionando il Rock

La musica e il mondo del rock sono cambiati molti negli ultimi anni. Se da un lato si è reso evidente il fatto che il genere è duro a morire, dall’altro nuove personalità vi hanno fatto il loro ingresso. Da nuove band che attingono a piene mani dal periodo d’oro della musica alle tantissime donne che stanno rivoluzionando il rock. Nell’epoca del disco tagliato su misura per il business, dell’Hip-Hop e della musica commerciale, sempre più ragazze e rocker si avvicinano alla musica. Si connettono le une alle altre ed esprimono – attraverso i propri testi – il proprio individualismo e la propria identità. Scopriamo in questo articolo le 10 donne rivelazione del panorama rock oggigiorno. 

Courtney Barnett

Courtney Barnett – cantautrice australiana anno 1987 – fa il suo debutto nel 2015 con Sometimes I Sit and Think, and Sometimes I Just Sit. L’album si guadagna larghi consensi tra critica e pubblico, tanto che Rolling Stone lo definisce “Il più acuto disco di debutto del 2015”. Ad oggi la Barnett si classifica come una delle artiste e cantautrici indie rock più apprezzate del panorama internazionale. Nello stesso anno del debutto riceve anche una nomination ai Grammy Awards nella categoria “miglior nuovo artista”.

Frankie Cosmos

Suggestioni ed eco dei Cranberries, si intrecciano a chitarre lo-fi e synth in questa cantautrice, probabilmente la più melodica delle dieci. Greta Kline – meglio conosciuta sul palco come Frankie Cosmos – si sta guadagnando una certa reputazione nel panorama della musica indipendente. I suoi testi e la sua musica si ispirano principalmente alla poesie di Frank O’Hara, all’etica del DIY  della K Records e alla scena anti-folk della New York degli anni ‘2000.

St.Vincent

Anne Erin “Annie” Clark – conosciuta con il nome d’arte di St.Vincent – è una cantautrice, compositrice e polistrumentista statunitense. Inizia all’interno della Polyphonic Spree, per poi intraprendere un percorso individuale. Il suo vero e proprio debutto commerciale avviene nel 2014 con l’album omonimo St.Vincent – che tra l’altro si aggiudica un Grammy l’anno successivo nella categoria “miglior disco di musica alternativa”. La musica di St.Vincent è eclettica e multi-sfaccettata. Fonde in modo raffinato e vincente il pop con l’avanguardia, i virtuosismi della chitarra con l’elettronica. 

Japanese Breakfast

Michelle Zauner – in arte Japanese Breakfast – è un’altra grande rivelazione del panorama indie pop e indie rock. Il suo progetto solista – così come suggerisce il nome con il quale sta diventando famosa – esprime la giustapposizione e fusione tra mondo giapponese e mondo americano. Sebbene la Zauner abbia origini coreane, sente che le suggestioni giapponesi sono le più vicine che possiede alla propria cultura, negli States. La sua voce si eleva e libra tra chitarre ipnotiche e suoni elettronici.

Julien Baker

Julien Rose Baker emerge come cantante e chitarrista nella band alternative rock dei Forrister – precedentemente conosciuti come The Star Killers. Tuttavia la Baker debutta come solista nel 2015 con Sprained Ankle e – solo due anni dopo – gli fa seguito Turn Out The Lights. La forza di questa giovane cantautrice risiede in una musica definitiva “emotivamente catartica”. Testi onesti, rimandi al folk ed emozioni crude sono il fil rouge della sua discografia.

Jay Som

Melina Duterte – in arte Jay Som – è una polistrumentista, compositrice e produttrice americana, nata da immigrati filippini. Le origini e il background culturale dei suoi genitori sono tra le principali fonti della sua musica. Jay Som inizia a comporre e incidere musica all’età di soli 12 anni. Inizialmente intenzionata a studiare musica jazz al conservatorio, decide poi di dedicarsi alla scrittura.

Snail Mail

Lindsey Jordan – meglio conosciuta come Snail Mail – è riuscita a combinare influssi e suggestioni degli anni ’90 con uno stile narrativo melodico. Anche la Jordan inizia ad esibirsi live con la propria band nel 2015 e nel 2016 debutta con l’EP Habit. Il primo album solista è dell’8 Giugno 2018 con il titolo Lush. Nel 2019 il disco è stato nominato nella categoria album rivelazione/artista e miglior album rock ai Libera Awards.

Tune-Yards

Merrill Garbus – nota come Tune-Yards – è sicuramente una delle artiste più interessanti e particolari del panorama musicali oggigiorno. Tanto che il suo stesso genere è difficile da identificare. Suggestioni folk si intrecciano a sonorità indie e lo-fi. Nel 2009 pubblica il suo primo album – Bird Brains – in maniera indipendente.

Haim

Le Haim sono una band composta dalle tre sorelle Este – basso e voce – Danielle – chitarra e voce –  e Alana – chitarra, tastiera e voce. Oltre ad essere molti abili nei propri strumenti, tutte ne suonano anche altri. Le Haim si ispirano fortemente alla musica degli anni ’80 riportando in vita il rock di quel decennio: Phil Collins, Janet Jackson e molti altri risuonano nel loro sound.  

Natalie Prass

Natalie Prass ha finora pubblicato due album. Il primo nel 2015 dal titolo omonimo Natalie Prass e il secondo nel 2018: The Future and The Past. Entrambi i lavori sono stati accolti con favore sia da pubblico che critica. Un certo gusto per le sonorità retrò – motivo della presenza di un’orchestra nel suo album di debutto – si uniscono ad una produzione pop moderna e a vocalità R&B degli anni ’90.

Phoebe Bridgers

Phoebe Bridgers fa il suo debutto nel 2015 con l’EP Killer – per l’etichetta discografica di Ryan Adams. Nel 2016 supporta Julien Baker nel suo tour nella East Coast degli Stati Uniti. Al 2017- dopo aver firmato con la Dead Oceans – risale il suo primo album: Stranger in the Alps. Sempre assieme alla Baker – e a Lucy Dacus – nel 2018 fonda il supergruppo boygenius.

 

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