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Guns N’ Roses, Axl Rose: “Vi svelo di chi sono le urla alla fine di Rocket Queen”

Rocket Queen è uno dei brani facenti parte di Appetite For Destruction che maggiormente è diventato celebre, nel corso degli anni. Senza troppa ipocrisia, il successo del brano dipende essenzialmente da quei gemiti di piacere che si possono ascoltare alla fine della canzone e che, nel corso degli anni, hanno generato tanta curiosità tra i fan della formazione e non solo. Alla fine di numerose domande, è stata una groupie della formazione a rivelare l’origine e la storia di quelle urla che hanno fatto la storia del rock e dei Guns N’ Roses in generale. 

La storia di Rocket Queen e le dichiarazioni di Axl Rose

Prima di entrare nel dettaglio dell’articolo, vale la pena considerare – in modo del tutto preliminare – la storia del brano raccontata direttamente da Axl Rose, e di quel credito particolare che si ritrova nel libretto del disco stesso. A spiegarne le determinazioni è stato proprio il frontman della band, che ha raccontato: Ho scritto questa canzone per questa ragazza che avrebbe avuto una band e l’avrebbe chiamata Rocket Queen. Mi ha tenuto in vita per un po’. L’ultima parte della canzone è il mio messaggio per questa persona, o per chiunque altro che ne possa ricavare qualcosa. È come se ci fosse speranza e una nota di amicizia alla fine della canzone. Per quella canzone c’era anche qualcosa che ho cercato di elaborare con varie persone: un atto sessuale registrato. Era un po’ spontaneo ma premeditato; qualcosa che volevo mettere sul disco.”

La ragazza in questione, citata nei crediti del brano, è “Barbi (Rocket Queen) Von Greif”, di cui ha parlato anche Slash affermando: “una regina della scena underground all’epoca. Alla fine sarebbe diventata una signora, ma Axl era infatuata di lei in quel momento”.

Una groupie ha spiegato la storia delle urla alla fine del brano

Se il brano è diventato celebre, l’abbiamo precedentemente affermato, molto dipende da quelle registrazioni sessuali che si ritrovano alla fine del brano e che caratterizzano anche il marchio distintivo della canzone. Esse si riferiscono ad un atto sessuale che venne consumato in fase di registrazione e che vede protagonista Axl Rose. A distanza di anni la groupie Adriana Smith ha rivelato di essere lei la donna che urla di piacere alla fine del brano: la ragazza aveva una relazione con Steven Adler, che però la tradiva, quindi decise di vendicarsi a modo suo.

La allora 19enne ha affermato: “Non fu per niente romantico o passionale, anzi fu piuttosto artificioso. Non so che fine abbiano fatto i nastri, io non ne ho una copia. Eravamo molto sbronzi. Decisi di vendicarmi di Steven e Axl era d’accordo. Fu tutta una pazzia, mi disse qualcosa riguardo a fare una canzone ma ero ubriaca. […] facemmo uscire tutti. C’era una cabina coperta di cuscini, così non potevano vederci, e altri due ragazzi nell’altra cabina. Siamo stati un paio d’ore a registrare noi che facevamo sesso”. La donna, per la sua prestazione, non ha ricevuto nulla: “A quei tempi ero imbarazzatissima. Non ero una pornostar ma una spogliarellista che voleva diventare attrice. Ero sicura che quello non facesse bene ai miei progetti, che avessi commesso un grosso errore”.

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