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Un incendio ha i distrutto i nastri di Nirvana, Soundgarden, Elton John e altre band

Una vera e propria tragedia culturale e artistica è quella che ha investito gli Universal Studios di Hollywood e, ovviamente, il materiale originale appartenente a diversi artisti che hanno realizzato – nel corso degli anni e della storia della musica – dei veri e propri capolavori. Non si tratta, purtroppo, di pochi nastri o di materiale esiguo, ma di un grandissimo numero di nastri, secondo il fascicolo completo che è stato riportato, che sono stati distrutti da un incendio del 2008. Vi parliamo dell’intera vicenda citando anche le dichiarazioni legali che sono state citate in merito. 

L’incendio agli Universal Studios di Hollywood e il materiale distrutto

Avvenuto nel 2008, l’incendio agli Universal Studios che ha distrutto un gran numero di nastri e materiale originale – appartenente a diverse band e artisti – è stato svelato soltanto nel 2019, a seguito di un’inchiesta che è stata portata avanti dal New York Times. La Universal Music Group ha riconosciuto, dopo anni, che l’incendio ha portato alla distruzione di gran parte del materiale di band come Nirvana, Soundgarden e Sonic Youth, oltre che di artisti come Elton John.

Tuttavia, accanto a questi nomi ce ne sono molti altri da sottolineare: Trail of Dead, David Baerwald, Jimmy Eat World, Les Paul, Peter Frampton, Michael McDonald, Slayer, Suzanne Vega , Surfaris, White Zombie e Y&T.

Le accuse legali e le dichiarazioni della Universal Music Group

Molte formazioni, in particolare quella dei Sonic Youth, hanno deciso di scagliarsi contro la Universal Music Group, rea di non aver protetto a dovere la grande mole di materiale che aveva sotto la sua protezione. La casa discografica, per quanto abbia dichiarato di essere in possesso di “cloni digitali” in grado di rimpiazzare il materiale originale, non ha potuto fare a meno di evitare azioni legali da parte di alcuni elementi. Alle accuse legali, la UMG ha risposto come segue. 

Gli avvocati dei querelanti sono già stati informati che nessuno dei padroni di quattro dei loro cinque clienti è stato colpito dall’incendio – e l’altro cliente è stato avvisato anni prima e UMG e l’artista, lavorando insieme, erano ancora in grado di individuare un -qualità sorgente per un progetto di riemissione. Riconoscendo la mancanza di merito delle loro affermazioni originali, gli avvocati dei querelanti stanno ora intenzionalmente e irresponsabilmente mescolando beni persi (tutto, dalle sicurezze e i video alle opere d’arte) con i maestri degli album originali, nel disperato tentativo di iniettare sostanza nel loro caso legale senza merito. Negli ultimi otto mesi, il team di archiviazione di UMG ha risposto diligentemente e in modo trasparente alle richieste degli artisti, e non saremo distratti dal portare a termine il nostro lavoro, anche se gli avvocati dei querelanti perseguono queste affermazioni infondate.

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