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Le 5 ballate rock che ti faranno piangere

Chi ha detto che il rock debba essere sempre e solo un genere musicale contraddistinto da ritmi incessanti e momenti frenetici? Quando si ascolta un album, non mancano momenti caratterizzati da atmosfere tenui ed emozionanti, con strumenti soffusi e voci molto più morbide rispetto al solito. Ed è così che nascono le cosiddette ballate rock, note anche come power ballad. In tali casi, la tenerezza riesce a prendere il sopravvento su tutto il resto, con gli appassionati che si immergono in attimi di profondo romanticismo. Tutto ciò senza lasciare in secondo piano riff di chitarra leggendari. Ecco, dunque, le 5 ballate rock che ti faranno piangere, con il culmine che viene spesso vissuto in occasione di un ritornello più energico rispetto alla strofa iniziale.

1. Metallica – Nothing Else Matters

Iniziamo da una scelta, forse, banale. I Metallica sono considerati in tutto il mondo come i signori dell’heavy metal, ma nella loro carriera hanno espresso la loro classe anche in brani commoventi. Uno di questi è senz’altro il celebre Nothing Else Matters, che corrisponde ad una semplice canzone d’amore dai ritmi emozionanti. Forse non tutti sanno che questo capolavoro è tratto da una serenata che un membro della band statunitense ha inviato al telefono alla sua ragazza. Il significato è immediato, con l’amore che supera ogni distanza e due cuori destinati a restare sempre vicini, qualsiasi cosa accada.

2. Aerosmith – Dream On

Ecco un altro pezzo capace di immergere il pubblico in un’atmosfera unica. Il primo singolo degli Aerosmith risale al 1973 ed è una ballata rock tendente al blues, ancora oggi tra le più celebri della band guidata da Steven Tyler. Dopo un inizio in chitarra arpeggiata, il ritmo diventa più intenso e incessante in occasione del ritornello. Il cantante invita a continuare a sognare nonostante la vita possa riservare numerose sorprese negative. Tyler interpreta il pezzo con una passione davvero fuori dal comune.

3. Guns N’ Roses – Don’t Cry

Proseguiamo con la storica band americana guidata da Axl Rose e un brano risalente al 1991, tratto dall’album Use Your Illusion I. Il frontman del gruppo ha affermato che il pezzo è stato dedicato alla fidanzata di Izzy Stradlin e parla di una donna che decide di lasciarsi con il proprio partner. La canzone, ovviamente, decolla in occasione del ritornello e si focalizza sul protagonista che inizia a piangere dopo essere stato rifiutato dalla sua presunta anima gemella.

4. Scorpions – Still Lovin’ You

Di seguito, ecco quella che può essere considerata come un’autentica meraviglia del vasto repertorio degli Scorpions. Il complesso rock tedesco ha realizzato questo brano nel 1984 e, secondo quando dichiarato dal frontman Rudolf Schenker, è la storia di un amore finito al quale una coppia non ha alcuna intenzione di rassegnarsi. L’obiettivo principale è quello di abbattere un muro che sembra impossibile da distruggere, con un riferimento non troppo velato alla divisione tra la Germania Occidentale e quella Orientale.

5. Queen – Who Wants to Live Forever

Concludiamo con questa sorta di riflessione filosofica dei Queen, realizzata nel 1986 e inserita nell’album A Kind Of MagicWho Wants to Live Forever si apre con alcune domande poste dal chitarrista Brian May e va avanti con l’autentica esplosione della voce di Freddie Mercury, in un crescendo che ancora oggi emoziona il pubblico. Brano di spicco della colonna sonora di Highlander – L’ultimo immortale, si conclude con un memorabile coro di voci bianche che rende l’intera atmosfera ancora più solenne.

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