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Quali sono le canzoni più psichedeliche di sempre?

Quali sono le canzoni più psichedeliche di sempre? Sceglierne 5 è davvero un’impresa impossibile, ma noi ci abbiamo provato. Potremmo inserire moltissime canzoni degli anni Sessanta e Settanta, anni in cui il rock psichedelico ebbe un grande successo nel mondo della musica globale. Ed è quello che faremo. Partiamo dal primo pezzo. Abbiamo scelto Astronomy Domine dei Pink Floyd. La band prog-rock britannica ha scritto diverse canzoni con un mood davvero psichedelico, ma questa è quella che ci piace di più. Si tratta di un viaggio nell’universo e nel cosmo compiuto da Syd Barrett, ex membro dei Pink Floyd noto per essere pesantemente afflitto da una dipendenza agli oppiacei e alle droghe allucinogene.

PURPLE HAZE, DI THE JIMI HENDRIX EXPERIENCE

Jimi Hendrix non era solo un dio della chitarra, ma era anche una leggenda della musica psichedelica. Questa canzone parla di droghe prescritte per persone che erano afflitte da tossicodipendenza. Peccato che il “medico” che le prescriveva era un drogato. Quanto di più psichedelico si poteva ottenere da una premessa del genere? Una melodia trippy con una produzione trippy e una chitarra davvero travolgente e stravolgente. Seattle, la patria di Jimi e del rock di quegli anni, era veramente piena di artisti talentuosi. Così come di droghe psicotrope, del resto. Vi invitiamo ad ascoltare il pezzo, uno dei più famosi del chitarrista e cantautore statunitense, deceduto a poco meno di 30 anni.

I AM THE WALRUS, DEI BEATLES

È tutto così bello. Questa deve essere stata la reazione di Liam e Noel Gallagher quando hanno ascoltato questo pezzo incredibile dei Beatles, tanto da riproporlo come cover durante i loro live. Cosa si capisce di questo pezzo? Assolutamente nulla. Il protagonista, questo uomo un po’ strano, si identifica in un tricheco (il walrus), ma anche nell’eggman, ossia l’uomo uovo (che potrebbe essere Humpty Dumpty). Non c’è dubbio che questa canzone cambi la visione del mondo anche perché è una visione talmente offuscata e alterata dalle droghe e dall’LSD che sorprende. E non può non sorprendere. Dalla chitarra, al piano elettronico, è tutto pazzesco. E tutto bellissimo. Solo la mente contorta di John Lennon può essere in grado di ricostruire la vicenda di I Am The Walrus.

LUCY IN THE SKY WITH DIAMONDS, DEI BEATLES

Rimaniamo in casa Beatles. Cosa si può volere dalla musica psichedelica? Quale canzone può essere considerata la madre delle canzoni psichedeliche? Questa. Questa canzone ha tutto. Il pezzo ha un importante riferimento all’ LSD (Lucy in the Sky with Diamonds, le iniziali fanno LSD). Il ritmo lento e veloce al contempo è una delle chiavi fondamentali per creare un pezzo psichedelico. In realtà Lennon continuava a sostenere che la canzone non rappresentasse effettivamente l’LSD, era solo un viaggio mentale del figlio di 5 anni. Beh, va detto che quel bambino aveva una mente particolarmente strana. Oppure il testo è pesantemente influenzato dalle droghe.

THE END, DEI DOORS

Se Lucy in the Sky with Diamonds è la madre delle canzoni psichedeliche, The End dei Doors è senza dubbio il padre. Per una durata di oltre 11 minuti, il pezzo ha tutto ciò che serve per essere considerato un capolavoro, dal testo, dall’arrangiamento alla voce di Jim Morrison. L’organo particolare e la voce così fuori dal tempo e dal mondo di Jim Morrison ci portano fuori. Molti hanno considerato il brano come il più bello dei Doors e noi siamo d’accordo. Sembra una grande rappresentazione teatrale, così rilassante e con la voce di Jim che ci guida.

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