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The Show Must Go On: la storia del brano dei Pink Floyd che ha ispirato i Queen

Nella storia della musica sono tantissimi i brani, le canzoni e gli album che hanno ispirato artisti e band di grandissimo livello; l’ispirazione, a dire il vero, è una componente piuttosto comune nella storia della musica, data la grande quantità di informazioni e di culture che possono essere diffuse attraverso un brano, un album o tanto altro ancora. Insomma, non è un mistero che in tantissime occasioni ci sia stata quell’ispirazione di cui vi parliamo e che ha fatto la storia: a tal proposito, vogliamo parlarvi di The Show Must Go On, brano che di solito vediamo associato ai Queen ma che, in realtà, si tratta del frutto di un’ispirazione che è nata dai Pink Floyd e, particolarmente, dall’album The Wall. Ve ne vogliamo parlare all’interno di quest’articolo.

The Show Must Go On: il brano dei Pink Floyd che ha ispirato i Queen

Attraverso quel meccanismo di trasmissione che possa portarci a parlare delle due The Show Must Go On che hanno fatto, a loro modo, la storia della musica, partiamo con la versione dei Pink Floyd, per un motivo prettamente cronologico. La canzone della formazione britannica è inserita all’interno di The Wall, uno degli album meglio riusciti della formazione britannica, oltre che inserito idealmente tra gli album pilastro della band stessa.

Scritta interamente da Roger Waters, The Show Must Go On non ebbe un grandissimo seguito: il suo poco più che un minuto e trenta è stato spesso escluso da raccolte e rielaborazioni, oltre che da Pink Floyd The Wall, film che si basa sull’album stesso e che presenta praticamente tutte le tracce dell’album. Nella versione registrata, addirittura, mancano quattro versi che erano stati scritti da Roger Waters e che sono presenti nel libretto dell’album. Si tratta dei seguenti:“Do I have to stand up / Wild eyed in the spotlight / What a nightmare Why! / Don’t I turn and run”.

The Show Must Go On: la canzone che ha fatto la storia dei Queen

A The Show Must Go On sono legate due storie certamente particolari, ma che meritano di essere sottolineate sia per la loro unicità, sia per l’impatto che la canzone ha avuto nonostante il suo insuccesso. The Show Must Go On è sì il grandissimo successo dei Queen, molto spesso considerato addirittura l’ideale testamento di Freddie Mercury, ma è anche oggetto di un plagio – nella sua parte iniziale – dei Timoria che, nell’ambito del Festival di Sanremo 2001, parteciparono alla kermesse canora con il brano Casa Mia, oggetto di grande polemica a causa della sua intro. 

Ma andando direttamente a The Show Must Go On dei Queen, che riprendono il titolo del brano nell’ultima traccia di Innuendo, non si può non considerare una concezione del brano completamente differente: se la canzone dei Pink Floyd è dolce, quasi carezzata, quella dei Queen è esplosiva; nel brano dei Pink Floyd la voce di David Gilmour viene delicatamente accompagnata dagli strumenti, mentre nella canzone dei Queen la voce di Freddie Mercury è quella che tutti conosciamo e amiamo. La canzone, considerata erroneamente un testamento di Freddie Mercury, è in realtà frutto della penna di Brian May. 

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