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Pink Floyd, Nick Mason: “Ecco il lavoro che voleva davvero fare Syd Barrett”

I Pink Floyd sono, senza ombra di dubbio, una delle formazioni più leggendarie e influenti del panorama musicale mondiale. Nato dalla mente onirica e lungimirante di Syd Barrett, il gruppo proseguì per molto tempo senza il suo fondatore – logorato da problemi mentali, mai compresi fino in fondo. A monito di quanto Barrett continui a essere presente nelle menti dei suoi ex compagni di band, in un’intervista per un programma radio, Nick Mason – storico batterista dei Pink Floyd – è tornato a parlare di lui. In particolare, il musicista ha svelato quali fossero i veri desideri e le vere ambizioni del cantante.

SYD BARRETT, LA FINE CON I PINK FLOYD E LA MORTE

Syd Barrett – all’anagrafe Roger Keith Barrett – è stato un compositore, cantante e pittore britannico, passato alla storia come fondatore dei Pink Floyd. Artista poliedrico e genio suggestivo, Barrett milita nella formazione britannica dal 1965 al 1968 quando – per dei gravi problemi mentali – viene allontanato. Dopo una breve carriera solista – periodo durante il quale incide The Madcap Laughs e Barrett – abbandona definitivamente le scene musicali.

Sebbene la produzione successiva dei Pink Floyd sarà profondamente influenzata dalla sua vita e dalle sue vicende, Barrett scompare praticamente nell’ombra. Relegato nell’oblio di una fama dimenticata, trascorrerà i suoi ultimi anni di vita – fino alla morte, sopraggiunta nel 2006 – dedicandosi alla pittura e al giardinaggio.

L’INFLUENZA SUCCESSIVA DI SYD BARRETT SUI PINK FLOYD

Anche dopo il suo addio ai Pink Floyd, Syd Barrett continuò ad aleggiare sulla band come un fantasma. Non solo ne aveva ideato il nome e scritto buona parte dei brani dell’album di debutto, ma influenzò moltissimo della loro successiva produzione. Brani capolavoro come Brain Damage, Wish You Were Here e soprattutto Shine On You Crazy Diamond furono scritti e dedicati a lui.

Roger Waters fu profondamente plasmato dal declino e dalla condizione di Syd Barrett, lasciando che il tema della malattia mentale permeasse buona parte dei suoi testi. Anche altri grandissimi nomi del panorama internazionale hanno riconosciuto il grande lascito di Barrett e quanto la sua arte li abbia ispirati. Solo per citarne alcuni: Paul McCartney, Pete Townshend e David Bowie. Tanti altri – come Jimmy Page dei Led Zeppelin – espressero il desiderio di collaborare con lui per tutti gli anni ’70.

PINK FLOYD, NICK MASON PARLA DI SYD BARRETT E DELLA SUA SALUTE MENTALE

In un’intervista radio, Nick Mason – storico batterista dei Pink Floyd – si è trovato a parlare proprio del fondatore della band, Syd Barrett, e della sua salute mentale. A questo proposito, Mason ha detto che la sua vicenda non verrà mai del tutto chiarita, poiché esistono due scuole di pensiero ben distinte. “Una di queste addita come causa l’abuso di acidi, che sicuramente è verosimile. Ma, potrebbe anche avere a che fare con il fatto che lui non desiderasse essere un dio del rock”. 

Il batterista dei Pink Floyd ha continuato, svelando cosa desiderasse davvero fare Barrett nella propria vita. “Lui voleva andarsene e essere un pittore, e penso che noi ora sentiamo – beh, noi certamente non siamo stati d’aiuto, perché abbiamo dedotto che ciò volesse dire che era pazzo”. 

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