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Oasis: Bonehead rivela particolari inediti sul debutto della band

Il chitarrista degli Oasis, Paul “Bonehead” Arthurs, ha preso parte al gruppo d’ascolto online per l’album di debutto della band Definitely Maybe. Bonehead ha condiviso alcuni particolari sbalorditivi; finora rimasti inediti riguardo i giorni in cui il disco prendeva forma. Le dichiarazioni, sono state eseguite alla stregua della serie di Tim Burgess, frontman dei The Charlatans, che; nelle ultime settimane; ha visto susseguirsi altri gruppi d’ascolto del genere, presieduti dalle menti che hanno contribuito alla creazione delle opere prese in esame, appartenenti alle correnti del Britpop, di cui gli Oasis furono capostipiti e dell’Indie Rock inglese.

Alla fine di una settimana in cui altrettante band di spicco sulle scene in quegli anni; hanno replicato l’impresa, tra cui, Blur e Franz Ferdinand con l’ascolto, rispettivamente, di Parklife, del Selftitled; nella notte del 27 marzo 2020, il debutto risalente al 1994 degli Oasis ha culminato la kermesse d’ascolto.

Mentre Liam Gallagher è stato quotato come possibile partecipante, hanno effettivamente presenziato via web, Bonehead, Brian Cannon, responsabile per l’artwork del disco e, Kevin Cummins; direttore della fotografia per NME tra gli anni ’80 e ’90; che ha immortalato la band nel periodo della loro ascesa meteorica. Riferendosi a Rock N’Roll Star, Bonehead ha spiegato ai fan che quando pensa al suo sound con gli Oasis; quello sia il primo pezzo a venirgli in mente. Più tardi; Liam Gallagher ha scritto un post su Twitter nel quale ha rassicurato i fan spiegando che avrebbe risposto alle loro domande via social, non potendo partecipare al party; mandando in visibilio la sua community.

Le parole di Bonehead sull’album di debutto degli Oasis

Parlando dell’assolo di Live Forever, Bonehead ha ironizzato sul fatto che Noel Gallagher abbia riprovato la sezione per 28 volte prima di dirsi soddisfatto e che nessuno avrebbe dovuto contraddirlo. Il chitarrista ha citato la Coca Cola un paio di volte; svelando che la melodia di Shakermaker provenisse da uno spot della celeberrima bevanda in onda in quegli anni. Inoltre, sembrerebbe che nel testo della canzone; la Coca Cola venisse citata esplicitamente, ma che, per ovvie ragioni, gli Oasis si siano visti costretti a rimuovere le menzioni.

In altre occasioni, Bonehead ha rivelato che Slide Away fosse l’unica canzone ad essere sopravvissuta dalle sessioni originali incise dagli Oasis ai Monnow Valley Studios. Il chitarrista ha condiviso la sua opinione rivelando che, per lui, quelle presenti nel brano, siano le linee melodiche migliori mai provenute da Liam Gallagher.. Brian Cannon ha condiviso, invece, alcuni degli artwork originali concepiti per l’album, incluso quello voluto da Liam che, in copertina, avrebbe voluto un coltello da cucina piantato in un panetto di burro.

Brian Cannon rivela le origini del Logo della band

Cannon ha anche condiviso il foglio sul quale venne scritto il testo originale di Live Forever e, ha rivelato che la copertina del disco fosse ispirata ai Beatles, mentre l’idea del logo degli Oasis provenisse dal font utilizzato per il marchio della Decca Records presente su alcune delle copertine degli album dei Rolling Stones, ma in uno stile che riprendesse anche i canoni stilistici del simbolo del noto marchio d’abbigliamento sportivo Adidas.

Kevin Cummins ha postato una serie di immagini di repertorio della band risalenti al periodo in cui venne ingaggiato per immortalare i momenti antecedenti al rilascio di Definitely Maybe; incluso il primo shooting del gruppo per la rivista NME. Il fotografo ha ricordato in didascalia ad uno degli scatti che, all’epoca, Liam, avesse buttato i mobili dell Hotel Portsmouth in piscina e che fu costretto a riportare tutto fuori da solo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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