È uno dei brani più iconici della breve storia dello straordinario Jimi Hendrix. Stiamo parlando di Purple Haze, considerato come un’autentica perla della musica rock. Fu pubblicato dal cantante e musicista originario di Seattle all’interno del suo album d’esordio, Are You Experienced. Nel 1967, dunque, Jimi divenne leggenda anche grazie a questa canzone, che nasconde una storia che merita di essere raccontata per i suoi aspetti alquanto particolari e intriganti.
La prima esibizione non ufficiale di Purple Haze
Forse non tutti sanno che Purple Haze è un successo nato in maniera del tutto casuale. Secondo quanto fu dichiarato dal produttore della band di Hendrix, Chas Chandler, il pezzo iniziò a prendere forma grazie ad un riff di chitarra dello straordinario musicista, realizzato nel back stage dell’Upper Cut Club. Chas rimase colpito dalla bellezza di una simile musicalità e decise di chiedere a Jimi di convertirla in un testo appropriato. Tuttavia, il cantautore americano affermò di aver modificato il testo e di aver proposto diverse versioni, a differenza di Chandler che sottolineò quanto fosse rimasto sempre uguale a partire da quell’incontro. Ad ogni modo, molto probabilmente, la storia più interessante sarà raccontata nelle righe seguenti.
Come è nato il brano Purple Haze
Nel 1969, in un’intervista rilasciata al giornale New Musical Express, Jimi Hendrix ha fornito ulteriori dettagli riguardanti Purple Haze. Prima di tutto il titolo, traduzione letterale di foschia viola, ha lasciato spazio a numerose interpretazioni. Jimi riferì che il nome e il testo della canzone furono tratti da un suo sogno notturno. Nell’occasione, il cantante stava passeggiando nei fondali marini, dove si sa che la visibilità sia piuttosto attenuata. Ad ogni modo, una seconda corrente di pensiero parlava di un riferimento abbastanza evidente alle sostanze stupefacenti. In particolare, il verso “Excuse me while I kiss the sky” (scusami mentre bacio il cielo) sembrerebbe coincidere perfettamente con gli effetti della marijuana o dell’LSD. Non sapremo mai quale sia stata la verità, ma nel dubbio ci piacerebbe continuare a pensare ad una visione sognatrice di un brano così immenso.
Purple Haze, un successo senza confini
Dalla sua prima registrazione, risalente al 1966 all’interno della De Lane Lea Studios, Purple Haze ha percorso una strada estremamente lunga e piena di soddisfazioni. Nel 2005, il brano fu considerato come quello con i migliori arrangiamenti di chitarra della storia del rock dal mensile inglese Q. Rolling Stone inserì il pezzo al 17esimo posto tra le canzoni più belle di ogni epoca, mentre l’emittente televisiva australiana Max lo piazzò in 17esima posizione tra le migliori canzoni rock. La canzone fu utilizzata per una serie infinita di film, serie televisive e spot pubblicitari, oltre ad essere stata oggetto di innumerevoli cover. Tra queste, spiccano le versioni di Ozzy Osbourne, Frank Zappa e tanti altri.