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Quella volta che Bono Vox si inchinò a Mario Merola durante il Festival di Sanremo

L’esibizione degli U2 al Festival di Sanremo del 2000 e nella storia della musica e della manifestazione musicale italiana, che si tiene annualmente al teatro Ariston di Sanremo. In quell’occasione, quando il festival fu condotto da Fabio Fazio e Luciano Pavarotti, era ancora possibile ritrovarsi di fronte ad artisti di caratura internazionale che si esibisce ero nell’arco delle serate, e gli U2 ottennero la possibilità di esibirsi nella serata conclusiva del Festival di Sanremo, nel sabato della stessa manifestazione artistica. Il tutto si trasformò in un’occasione per lanciare un messaggio sociale da parte di Bono Vox, che, accompagnato da 10 sul palco, diede vita all’esibizione di All I want is you. Al di là del messaggio che è stato lanciato direttamente da Bono Vox, e che ha riguardato la classe politica italiana, l’esibizione è rimasta alla storia per quell’incontro che c’è stato tra lo stesso leader degli U2 e Mario Merola, rappresentante di ben altra cultura che era presente tra il pubblico dell’Ariston. Vogliamo parlarvi di quella esibizione piuttosto particolare è che ha fatto la storia della musica.

Il messaggio di Bono Vox alla classe politica italiana

L’ospitata di Bono Vox e 10 è stata possibile, nell’ambito della manifestazione artistica italiana che si è tenuta nel 2000 sotto la conduzione di Fabio Fazio e Luciano Pavarotti, anche e soprattutto in virtù della grande amicizia da parte del cantante lirico italiano con la band irlandese. Ciò ha reso possibile, allo stesso tempo, quella significativa richiesta da parte di Bono Vox, che prima di esibirsi cercò di ottenere qualche minuto per lanciare un messaggio che rimandava direttamente alla classe politica italiana.

Per capire più nel dettaglio il significato di quel messaggio o bisogna riferirsi alla campagna Giubileo 2000, di cui Bono Vox decise di essere un fedele testimone. Ciò portò il cantante irlandese a ringraziare Massimo D’Alema per la scommessa che l’aveva portato a trovarsi sul palco e a chiedere espressamente a Silvio Berlusconi di aiutarlo, affinché l’aiuto potesse essere ricevuto direttamente dagli italiani. Lo stesso Bono Vox ha, poi, aggiunto che il suo messaggio non aveva colori politici che non voleva essere di caratura partitica Ma che cercava soltanto di ottenere il bene di tutti gli italiani, persone prima che lettori. Il messaggio rivolto alla classe politica italiana da parte di Bono Vox è stato particolarmente apprezzato dal pubblico dell’Ariston, che ha applaudito l’opportunità che è stata posta sul palco direttamente dal leader degli U2, che ha poi iniziato la sua esibizione di All I Want Is You, presentato direttamente da Fabio Fazio.

L’inchino di Bono Vox a Mario Merola

È proprio nel contesto di questa esibizione che si inserisce il frangente che ha portato Bono Vox ad inchinarsi nei confronti di Mario Merola, presente tra il pubblico del teatro Ariston di Sanremo. Al termine della sua esibizione il leader e cantante degli U2 ha iniziato a riferirsi direttamente al pubblico, scendendo dal palco del teatro e camminando in mezzo alla gente, che intanto lo applaudiva. D’improvviso, il leader degli U2 è stato fermato da un altro rappresentante musicale, anche se di una cultura musicale e artistica completamente differente dalla sua punto si trattava proprio di Mario Merola, che, in piedi, decise di applaudirlo per la sua esibizione e per il messaggio che aveva lanciato.

A questo punto, il cantante, dimostrando di conoscere chi aveva di fronte, vi si inchinò, in segno di rispetto. Non è stata la prima volta in cui c’è stato un contatto da parte degli U2 con la cultura musicale italiana, dal momento che qualche anno prima, nel 1997, la band diede vita ad una quantomeno particolare esibizione di Nel blu dipinto di blu, in occasione del concerto romano all’aeroporto dell’Urbe. Non a caso, vale la pena ribadirlo, era piuttosto fertile l’amicizia con Luciano Pavarotti, nel 2000 conduttore insieme a Fazio del Festival di Sanremo.

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