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Morte di George Floyd: le reazioni più incredibili nel mondo del rock

La morte di George Floyd caratterizza, senza alcun dubbio, un evento che ha scosso non soltanto gli Stati Uniti, ma anche la cronaca internazionale che – per quanto sembri essere estranea alle logiche della morte dell’afro-americano per cui, fin da subito, sono nate grandissime polemiche – ha cercato di trasmettere quante più informazioni possibili, e relative soprattutto a tutti quei discorsi che hanno investito la città di Minneapolis e non solo. Un evento che, insieme a tutti gli altri disastri del 2020, caratterizzerà un anno incredibilmente difficile e che, allo stesso tempo, ha provocato delle reazioni social, soprattutto nel mondo dello spettacolo, dello sport (le parole di Michael Jordan, che era stato accusato per non essersi mai schierato ideologicamente, hanno goduto dell’apprezzamento di molti) e della musica. Abbiamo raccolto le reazioni più incredibili nel mondo del rock.

Le reazioni nel mondo del rock per la morte di George Floyd

Sono state tantissime, nel mondo del rock, nel reazioni da parte di cantanti, artisti e musicisti, che hanno rilasciato una dichiarazione, un commento o un pensiero circa la situazione che si può osservare negli Stati Uniti. I commenti hanno riguardato sia la morte di George Floyd, condannata da moltissimi artisti, sia i disordini nati a seguito della stessa. Sammy Hagar, che ha citato il COVID-19 come disordine fondamentale di un 2020 incredibilmente negativo, ha dichiarato: “Perché qualcuno dovrebbe uccidere degli innocenti e prendersela con l’intera razza, l’intera società in cui viviamo a causa di un cattivo? Un cattivo poliziotto, un cattivo uomo di colore, un cattivo uomo bianco, un cattivo cinese, giapponese, ispanico, sudamericano – qual è la differenza? Perché prendersela con l’intera razza umana – persone con famiglie e bambini innocenti? Ci sono cattivi dappertutto, in tutti i campi della vita. E tu lo sai. io lo so. Lo sappiamo tutti. Basta con la violenza. Basta con il razzismo. Il pregiudizio. Per favore.”

Vernon Reid ha rincarato la dose, aggiungendo: “Non voglio mentire: questa situazione è scoraggiante, induce alla rabbia. Deprimente. È un momento per essere onesti. È un momento per non essere intimiditi. È il momento di far sentire la propria voce. È il momento di chiedere a tuo figlio come si sente, come sta vivendo questi eventi. È il momento di ascoltare. È il momento di condividere con lui prospettive e percezioni. Vostro figlio ha bisogno di sapere che voi siete lì per lui, per aiutarlo a prepararsi ad affrontare il razzismo come sistema istituzionale a più livelli e, soprattutto, ad avere una GRANDE VITA. IN MIGLIORE DIFESA DEI SUOI OBIETTIVI”.

Incisive, ma fondamentali, anche le parole di Flea: “Il mondo sarà un buon luogo quando potrò rilassarmi e ascoltare Biz Markie do Albee Square Mall senza pensare a quanto male stanno soffrendo i miei simili”. Tra le altre voci che si sono espresse sui social network ci sono anche quelle di David Crosby, Dee Snider, David Coverdale e Bennmont Tench. 

 

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