L’ultimo album in studio pubblicato da David Bowie prima della sua morte, Blackstar, rappresenta un prodotto fondamentale nella storia della musica e nella discografia dello stesso cantautore britannico, per una serie di motivi che sono direttamente collegati alla sua morte. Il cantautore britannico ha lasciato al mondo un’ultima traccia di sé, un testamento spirituale e artistico di grandissimo livello, di cui vogliamo parlarvi: vi parliamo dell’ultimo regalo di David Bowie al mondo prima della sua morte, rappresentato dall’ultimo album in studio da lui pubblicato e che ha fatto la storia della musica. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su Blackstar e sulla sua grande importanza.
L’importanza di David Bowie attraverso la sua musica
L’ultimo regalo di David Bowie fatto al mondo della musica prima della sua morte caratterizza, senza alcun dubbio, tutta la grandissima importanza di David Bowie, non soltanto dal punto di vista artistico, ma anche e soprattutto dal punto di vista culturale e concettuale. Blackstar, l’ultimo album in studio realizzato dal cantautore britannico, rappresenta la summa del pensiero e della cultura del cantautore britannico, in grado di fare la storia non a caso, ma a seguito di una vera e propria rivoluzione dal punto di vista artistico e musicale.
Tony Visconti, il produttore di Blackstar, ha parlato di Blackstar, sottolineando l’importanza di David Bowie attraverso la sua musica: «Ha sempre fatto quello che voleva fare. E ha voluto farlo in questo modo, e voleva farlo nel modo migliore. La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un’opera d’arte. Ha fatto Blackstar per noi, è stato il suo regalo di addio. Sapevo da un anno che questa sarebbe stata la sua maniera. Non ero preparato, però: è stato un uomo straordinario, pieno di amore e di vita. Sarà sempre con noi. Ora possiamo piangere.» Ciò, ovviamente, ha trovato riscontro in quei grandi riferimenti che è possibile ritrovare nei brani dello stesso cantautore britannico, e presenti all’interno del suo ultimo album in studio: «Qualcosa è successo il giorno della sua morte, lo spirito si alzò un metro da terra e si fece da parte. Qualcun altro prese il suo posto, e coraggiosamente pianse» è, ad esempio, il messaggio presente nella title track.
La copertina di Blackstar e la tracklist
Grande importanza di Blackstar è dettata anche dalla sua pregevole copertina, che ha reso possibile una stilizzazione dell’album stesso, riconosciuto attraverso la sua stella nera. Sono tantissimi gli elementi che potrebbero essere presi in considerazione nel parlare della copertina di Blackstar: tra questi, l’assenza di un’immagine di copertina che rappresenti lo stesso David Bowie; il cantautore, infatti, fatta eccezione l’edizione originaria di The Man Who Sold the World destinata al mercato statunitense e quella britannica di The Buddha of Suburbia, è l’unico album che non presenti il volto di David Bowie.
Di seguito, è riportata la tracklist di Blackstar:
- Blackstar – 9:56
- ‘Tis a Pity She Was a Whore – 4:45
- Lazarus – 6:23
- Sue (Or in a Season of Crime) – 4:35 (musica: David Bowie, Maria Schneider, Paul Bateman, Bob Bharma)
- Girl Loves Me – 4:53
- Dollar Days – 4:36
- I Can’t Give Everything Away – 5:41