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Led Zeppelin, Jimmy Page ricorda il disastroso concerto a Milano: “Facemmo di tutto ma…”

Il concerto dei Led Zeppelin a Milano nel 1971 rappresenta uno dei momenti più incredibili e, allo stesso tempo, negativi per la musica italiana. Come abbiamo già preso in considerazione in passato, infatti, sono state numerose le problematiche che hanno riguardato i Led Zeppelin, protagonisti di un concerto pieno di tumulti e soprattutto segnato dal lancio dei lacrimogeni da parte delle forze di polizia Italiane, dato l’enorme caos che fu generato prima e durante l’esibizione della stessa band britannica. C’è da dire che anche la seconda volta in cui i Led Zeppelin si ritrovarono, pur non con l’intera formazione, a Milano nel 1995 la situazione sembrò essere tutt’altro che idilliaca. Per questo motivo, è stato lo stesso Jimmy Page a spiegare quali furono i problemi che incontrò in occasione del secondo concerto a Milano, dopo i disastri che lo videro protagonista nel 1971.

Il disastroso concerto dei Led Zeppelin a Milano nel 1971

In occasione del 1971, quando i Led Zeppelin ebbero la possibilità di esibirsi in Italia per un concerto, la realtà caotica che si poteva osservare dal punto di vista politico e sociale italiano non lasciò certamente spazio ad un momento idilliaco, che vide i Led Zeppelin essere al centro di un enorme caos che fu causato dai tumulti realizzati dalla folla dei fan presenti al concerto. Non parliamo soltanto di un caos dettato dai disordini di natura sociale e ideologica che venivano a verificarsi in Italia in un preciso momento storico, ma anche di quell’atteggiamento caotico che fu causato dalle esibizioni che anticiparono il Zeppelin e soprattutto dalla volontà, da parte degli organizzatori, di realizzare il concerto dei Led Zeppelin prima rispetto a quanto fosse stato stabilito dalla tabella di marcia. Per questo motivo, i Led Zeppelin furono costretti a esibirsi per pochissimo tempo, all’interno di un teatro molto caotico e dominato la lancio dei lacrimogeni da parte della polizia.

Le dichiarazioni di Jimmy Page in occasione del secondo concerto a Milano

La seconda occasione che ha visto Jimmy Page e Robert Plant esibirsi in Italia non è sembrata certamente migliore: “Questo è stato il mio secondo tentativo di suonare a Milano dopo che la prima volta con i Led Zeppelin finimmo sotto il lancio di lacrimogeni: questa volta il giorno del concerto in mattinata ci è stato detto dagli organizzatori del festival che il luogo dove avremmo dovuto suonare era pieno d’acqua e dunque non potevano far entrare i camion con la nostra attrezzatura. Tuttavia la crew era piena di risorse e così riuscì a fare l’impossibile pur di farci esibire e di far proseguire il festival. Quando sono arrivato ho visto Terence Trent D’Arby che si stava esibendo e ci stava riuscendo, anche se era bagnato fradicio per la pioggia. Poi è stato il nostro turno, abbiamo eseguito il nostro set con uno strano rapporto con il tempo inclemente. Quella sera, inoltre, Porl Thompson (chitarrista ritmico) è stato ospite dei suoi ex compagni di band, i Cure, mentre noi, slittando e scivolando sul palco, ce ne siamo andati dal festival”.

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