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5 album rock che hanno distrutto la carriera di chi li ha incisi

Nel vasto panorama della musica rock, è sufficiente un album riuscito per diventare una vera star. Al tempo stesso, ne basta uno solo per distruggere la propria carriera. Vi mostriamo 5 album rock che vengono considerati come i punti più bassi di ciascun artista, in grado di segnare l’inizio della loro fine. I cantanti e i gruppi citati non sono riusciti a riprendersi da performance non troppo riuscite, nonostante determinati brani non siano proprio da buttare, anzi. Eccoli di seguito.

1. Oasis – Be Here Now

Iniziamo dai massimi esponenti della cosiddetta brit pop. Verso la fine degli anni ’90, gli Oasis erano sulla cresta dell’onda grazie a dischi del calibro di Definitely MaybeWhat’s the Story Morning Glory. Dopo questi due capolavori, nel 1997 fu la volta di Be Here Now. L’album ottenne risultati iniziali entusiasmanti da parte di pubblico e critica. Col passare del tempo, il lavoro sembrò aver perso consistenza e dimostrò quanto i fratelli Gallagher non sarebbero mai più riusciti a tornare ai fasti dei primi due dischi.

2. Pink Floyd – The Endless River

Nel 2014, i Pink Floyd decisero di tornare in auge con The Endless River. Il gruppo rock britannico aveva realizzato opere di assoluto rilievo, tra le quali spiccavano The Dark Side of the MoonThe Wall. Dopo l’addio del cantautore Roger Waters nel 1984, qualcosa cambiò. Il disco del quale vi parliamo ha ricevuto recensioni alquanto contrastanti, con la maggior parte contraddistinta da brani strumentali. Fu così considerato più come un obbligo contrattuale che come un lavoro sentito, per un fiume che lasciò annegare la band verso lo scioglimento.

3. The Doors – Other Voices

Nel corso della loro carriera, i Doors hanno puntato in maniera cospicua sulla forte del loro cantante solista. Jim Morrison fu l’autentica linfa vitale del gruppo rock statunitense, capace di farsi apprezzare per una natura eccentrica e per numerose riflessioni poetiche. La sua morte coincise con la fine del picco artistico del gruppo. Nel 1971, poco dopo l’addio di Jim, i Doors si affidarono al tastierista Ray Manzarek. I brani di questo album rock non erano male, ma la magia era ormai scomparsa.

4. Genesis – Calling All Station

Quando il frontman di una band decide di andarsene, qualcosa rischia sempre di incrinarsi. Negli anni ’70, Peter Gabriel si fece sostituire da Phil Collins. Due artisti straordinari senza alcun dubbio, ma l’alchimia iniziale fu modificata in misura irrimediabile. Nel 1997, i Genesis incisero Calling All Station dopo che anche Collins aveva scelto di intraprendere la carriera da solista. I brani del disco sembravano più rock rispetto alle sperimentazioni precedenti, ma il gruppo non comprese la novità e la band si sciolse poco dopo il lavoro.

5. Aerosmith – Just Push Play

Concludiamo la nostra rassegna sugli album rock che hanno distrutto la carriera di chi li ha incisi scoprendo Just Push Play degli Aerosmith. Nel 2001, la band hard rock americana incise questo disco che strizzava fortemente l’occhio ad un pop vagamente commerciale. Fly Away From Here era una sorta di rivisitazione di I Don’t Want to Miss a Thing, una power ballad stupenda ma poco coerente con il percorso di Steven Tyler e gli altri. I fan originari della band rimasero abbastanza delusi.

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