R3M

PFM, perché é una delle migliori rock band italiane

Molto è stato scritto riguardo la Premiata Forneria Marconi, altrimenti detta PFM, storica band italiana capitanata da Franco Mussida e Franz Di Cioccio. Di fatto è stata la più importante band progressiva nata e cresciuta nel Belpaese e una delle migliori rock band italiane. Ma per quale motivo? I giovani sicuramente non conoscono questo gruppo storico e importantissimo per la diffusione del rock in Italia. Tra le altre cose, è innegabile che il grippo all’estero sia famosissimo, forse più che in Italia. Ma anche il pubblico italiano conosce brani pazzeschi come È festa e Impressioni di Settembre.

Gli inizi con Teo Teocoli

Il successo della band, sia di critica che di pubblico, li ha fatti girare in tutto il mondo tra tour americani, europei e asiatici fino a suonare anche al festival di Reading. Pensate che la band era nata nel 1970 dopo la fine di un’altra band, i Quelli, che avevano deciso di cambiare il sound musicale. Pensate che nei primi anni la band poteva vantare come cantante un certo Teo Teocoli. Sì, proprio Teo, il famoso conduttore televisivo, comico e imitatore italiano, famoso per essere amico di lunga data di Adriano Celentano e uno dei suoi imitatori più somiglianti. Ma esulando questo, cosa suonava la PFM degli esordi?

Dalle cover al boom discografico

La band nei primi anni Settanta faceva moltissime cover, ripetute poi negli altri e riproposte in varie salse. La band di Mauro Pagani, polistrumentista del gruppo, era appassionata di due band nello specifico, i King Crimson di Robert Fripp e i Jethro Tull. La band partecipò a un festival, il “Festival d’Avanguardia e Nuove Tendenze” di Viareggio nel 1971 e vinse quel festival insieme agli Osanna e a una certa Mia Martini. Da quel momento iniziò la carriera di una delle migliori rock band italiane, dotata di un sound molto personale frutto dell’impegno creativo di musicisti straordinari. Indiscutibilmente il sound progressive italiano ha un grande debito con la Premiata Forneria Marconi.

La mancanza di una voce carismatica

Negli anni poi uscirono dischi su dischi, sia di inediti tanto quanto di cover e rielaborazioni di brani inglesi di stampo progressive. La band si voleva aprire al mercato estero, come poi fecero anche altre band prog italiane, come Il Banco del Mutuo Soccorso, le Orme, gli Area e molti altri. Il gruppo riuscì ad avere successo anche all’estero con il pubblico che ormai amava la band. Pensate che la Premiata Forneria Marconi non poteva neanche vantare un frontman di grande potenza vocale. Le voci della band erano spesso spartite tra Mauro Pagani, Franco Mussida e Flavio Premoli i quali non erano certo Freddie Mercury. Ma non importava nulla, anzi, forse il plus era proprio quello, ovvero una grande attenzione per l’interpretazione.

La collaborazione con Fabrizio De André

La band visse diversi cambi di formazione, assunse negli anni Settanta un nuovo cantante, Bernardo Lanzetti da Acqua Fragile, ma alla fine il loro successo non cambiò. Grande merito alla band va data per aver riarrangiato molti testi di Fabrizio De André e di aver iniziato uno splendido tour con lui nel 1979.

Articoli correlati

Condividi