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Lucio Battisti: La storia de “La Canzone del Sole”

Sono passati quasi cinquant’anni, quarantotto per la precisione, da quando La Canzone del Sole è diventata parte indelebile della storia della musica italiana. Il celeberrimo brano firmato dall’idillio Lucio Battisti/Mogol, rimane, a tutt’oggi, uno dei singoli più venduti in Italia ed un simbolo indiscusso dei falò estivi. Era il 1971 quando La Canzone del Sole uscì in formato LP; sul lato B del singolo, figurava Anche Per Te. Come tante altre gemme date alla luce dal sodalizio tra il leggendario cantante e l’iconico paroliere, La Canzone Del Sole è diventata un inno giovanile invulnerabile innanzi all’inesorabilità del tempo.

La Canzone Del Sole rimane, a tutt’oggi, uno dei brani più evocativi della canzone italiana. Riproposto milioni di volte dai giovani chitarristi in erba, grazie ad un giro d’accordi semplice e genuino ed un testo profondamente giovanile dalle atmosfere leggere. In questo articolo, abbiamo deciso di rendere omaggio ad uno dei brani simbolo delle estati italiane, raccontando la storia de La Canzone del Sole di Lucio Battisti.

Il successo di Lucio Battisti con La Canzone del Sole

La Canzone del Sole fu il primo brano che Lucio Battisti diede alla luce sotto l’etichetta Numero Uno. Era il Novembre del 1971. L’anno seguente, nel 1972, l’iconica traccia irruppe nelle posizioni più alte delle classifiche di vendita dei singoli nostrane. La Canzone del Sole si piazzò al numero 93 tra i singoli più venduti del 1971; arrivando ad arrampicarsi fino al settimo posto, l’anno successivo.

Infine, La Canzone del Sole arrivò a scontrarsi solo con Il Padrino di Santo And Johnny, Grande Grande Grande di Mina e Imagine di John Lennon. Subito sotto, si piazzò un altro classico intramontabile di Battisti, I Giardini di Marzo. La copertina del singolo è delle più evocative della cultura musicale moderna. Lucio Battisti viene ritratto mentre regge una valigetta e passeggia lungo un prato con una margherita in bocca.

L’ispirazione di Mogol per il brano

L’opera lirica di Mogol si compone di fatti di vita vissuta, messi su carta con estrema poesia ed attenzione ai dettagli. In un brano catchy come La Canzone del Sole, non mancano tematiche delicate, esposte con profonda eleganza e stralci di limpida ingenuità. Sebbene il brano abbia scritto la storia per i suoi meravigliosi versi d’amore, La Canzone Del Sole arriva a trattare temi come il degrado ambientale; attraverso sezioni affascinanti, composte da versi madidi di significato, che ancora oggi, continuano a far sognare centinaia di migliaia di giovani.

In ogni caso, La Canzone del Sole vide la luce grazie alle riflessioni di Mogol sulle spiagge di Silvi Marina. Un luogo particolarmente caro all’autore, in cui usava trascorrere le vacanze estive in villeggiatura da piccolo. In particolare, Mogol ripensò a Titty, una bambina sua vicina di casa, a Milano, con cui strinse una profonda amicizia.

Nel corso di un’intervista rilasciata per Repubblica, Rapetti disse: “Titty aveva un anno più di me e tra le nostre porte passava meno di mezzo metro. Eravamo inseparabili. Lei è la bambina de Il Salame, altro brano che scrissi per Lucio. Titty era bionda, vivace, intelligente e molto carina. Ho scritto La Canzone del Sole immaginando di rincontrarla. Ho ripensato al seguito di questa storia tenera ed infantile, condendola con una dose di sana gelosia. Il brano è il frutto di un insieme di ricordi di vita irradiati di Sole e colori, come un meraviglioso dipinto”. Nello straordinario stralcio di vita messo su carta da Mogol, compare una parentesi  passionale quanto affascinante che contribuisce a rendere La Canzone del Sole una pietra miliare assoluta, perfetta sotto ogni aspetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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