La prematura scomparsa di Jeff Buckley ha sconvolto il mondo del rock. Già solo con Grace, un album memorabile con altrettante canzoni indimenticabili, Jeff Buckley è riuscito a entrare nei cuori di tutti. In questo album ci sono diverse cover che però sono paradossalmente diventate più famose nella versione di Buckley. Ciò anche grazie al suo stile riconoscibile ed interessante. Sicuramente fu un cantautore talentuoso ed un grande musicista. Dopo la sua morte venne identificato come un “poeta maledetto”, come Kurt Cobain o Jim Morrison. Attorno a Buckley vi è un vero e proprio culto, purtroppo la morte prematura in tal senso ha permesso di conoscere meglio la sua musica. Tuttavia, c’è chi ha avuto un occhio lungo e non ha mai negato il suo grande talento. Lo ricorda Jimmy Page, non il primo arrivato quindi, bensì il chitarrista dei Led Zeppelin.
Il post di Jimmy Page su Jeff Buckley
Jimmy Page ha scritto sul suo instagram: “In questo giorno, nel 1996, ho visto Jeff Buckley suonare a Melbourne , Jeff Buckley era qualcosa come uno spirito etereo, un mago musicale il cui album Grace mostrava un talento unico. Il suo nome era sulla bocca di tutti, dal rilascio di quell’album e per i prossimi due anni. […] Il suo livello di comunicazione attraverso le dinamiche della sua musica, voce, testi, suono della chitarra e reportif costruito su qualcosa di una comunione spirituale. Soo che quelli che hanno assistito sarebbero d’accordo”. Sostanzialmente Jimmy Page mostra quindi una immensa ammirazione per Jeff Buckley, che peraltro è stata molto ricambiata. Infatti, Page racconta anche: “Quella sera, dopo lo show, mi invitò a lavorare con lui al suo album. Purtroppo non l’ho più rivisto ma ha lasciato un’eredità eccezionale”. Non si sono più rivisti quindi, un album mancato.
Buckley e l’amore per i Led Zeppelin
Notoriamente, infatti, Whole Lotta Love dei Led Zeppelin stava risuonando a tutto volume mentre il cantautore si tuffava nel fiume Mississippi per la famosa nuotata in cui perse la vita. Mentre si avvicinava alla morte, secondo quanto riferito, quindi, stava cantando questa canzone che suonava dalla radio di un suo amico. Jeff Buckley morì proprio mentre faceva quell’ultima nuotata cantando i Led Zeppelin, ciò avviene il 29 maggio 1997, quindi aveva appena trent’anni, giovanissimo come il padre Tim Buckley. La sua morte fu causata da un transito di un battello che probabilmente creò un gorgo che lo risucchiò uccidendolo. Jimmy Page lo vide quindi appena un anno prima dalla sua morte.